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Trauco


Trauco

Nelle profonde foreste di Chiloè, un arcipelago del Cile meridionale, è possibile trovare una creatura dai tratti umanoidi nota con il nome di Trauco.


Trauco è un essere molto basso, simile a un nano o a un goblin, con gambe senza piedi, e che porta sempre con sé un bastone chiamato pahueldùn, e una piccola ascia dalla testa di pietra, con la quale pare abbatta gli alberi con soli tre colpi.

Indossa un cappello conico, e vestiti fatti con foglie di quilineja, una pianta rampicante che cresce nella giungla locale.


Si dice sia figlio del mitico serpente Caicai, e che viva con la moglie Fiura (termine usato per descrivere qualcuno di molto brutto o molto ribelle) nei tronchi cavi degli alberi o in piccole grotte, nutrendosi di arance.

Secondo la leggenda, Trauco possiede un potente magnetismo che attrae e abbaglia le donne che gli passano accanto, mentre il suo sguardo può essere mortale per gli uomini.


Quando il Trauco adocchia una donna che gli piacerebbe possedere, prima deposita i suoi escrementi nelle vicinanze della casa della donna, e poi le appare in sogno come uno stupendo ragazzo mostrandole immagini libidinose, con le quali spinge poi la ragazza verso i suoi territori.


Quando una donna non sposata resta incinta, Trauco è subito considerato il primo indiziato come padre del bambini, e molto spesso sono proprio le donne in questione a fare il suo nome per non rivelare la vera identità dell'uomo con cui hanno giaciuto.

Uno dei modi per difendersi dall'influenza del Trauco è quello di lasciare una manciata di sabbia sull'uscio di casa, o di andare a dormire sporchi, in quanto il Trauco detesta la sporcizia e desidera solo donne pulite.


Si possono inoltre lasciare coltelli in bella vista alle finestre o sotto il cuscino, in modo da spaventarlo.

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