Tempio di Artemide a Efeso
- Alla scoperta del mito
- 5 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min

Il tempio dedicato alla dea Artemide, e situato a Efeso, è stato considerato come il più grande tempio mai realizzato nell'antichità.
Artemide era la divinità legata alla caccia e alla luna, ed era venerata in tutta la Grecia, motivo per il quale praticamente ogni città aveva un tempio a lei dedicato.
Efeso era una città situata nell'Asia Minore, oggi appartenente alla Turchia, e possedeva uno dei porti più prosperosi e ricchi dell'epoca.
Il tempio di Artemide venne edificato sui resti di altri templi già esistenti, uno dei quali si presume possa essere stato eretto dalle Amazzoni posando le fondamenta intorno a un albero sul quale era stata apposta una statua della dea.
La costruzione vera e propria del tempio iniziò intorno al 550 a.C. e furono impiegati circa dieci anni per completarla.
Interamente costruito in marmo, e ornato con metalli preziosi, il tempio era lungo 113 metri, profondo 43 metri e alto 13 metri.
Divenne sin da subito meta di pellegrinaggio per i devoti alla dea, e col passare del tempo iniziò ad attirare anche persone semplicemente curiose di vedere una tale opera coi propri occhi.
Nel 356 a.C. però il tempio venne colpito da un duro attacco. Un uomo di nome Erostrato, che ambiva in questo modo di passare alla storia, appiccò infatti un enorme incendio che ridusse in rovina il magnifico edificio.
Secondo la leggenda, l'incendio sarebbe stato invece causato dal fatto che Artemide stesse in quel momento volgendo lo sguardo verso la Macedonia, dato che il fato volle che proprio in quella notte stesse venendo al mondo un bambino che sarebbe stato poi conosciuto col nome di Alessandro Magno.
Anni dopo, lo stesso Alessandro ordinò la ricostruzione del tempio offrendosi di finanziarne i lavori.
Gli abitanti di Efeso però rifiutarono l'offerta poiché era per loro ingiusto che un dio (come veniva considerato Alessandro) presentasse dei doni a un altro dio.
Si organizzarono invece donazioni spontanee, e il tempio venne ricostruito nella prima metà del terzo secolo a.C.
Dopo essere sopravvissuto a un altro incendio all'epoca dell'imperatore Augusto, il tempio venne poi distrutto dall'invasione gotica del 263 d.C., e i suoi marmi vennero utilizzati per la costruzione della chiesa di San Giovanni ad Efeso e della basilica di Santa Sofia a Costantinopoli.
Le ultime rovine rimaste in piedi vennero definitivamente distrutte nel 401 d.C., ad opera di cristiani per ordine del vescovo Giovanni Crisostomo.
Comments