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Sbilfs

Sbilfs

Gli Sbilfs sono dei folletti dei boschi protagonisti di molte storie della Carnia, regione del Friuli.

Abitanti del sottobosco, e in particolare delle cavità degli alberi, passano perlopiù inosservati, anche se non di rado vengono ad abitare nelle vicinanze di stalle e fienili.

Come tutti i folletti sono molto piccoli e molto intelligenti, sfruttando questa loro intelligenza per compiere ogni sorta di scherzo.

Si vestono in prevalenza con abiti rossi, e vanno ghiotti di zûf (una preparazione di latte e farina di mais che si usava un tempo per servire la colazione).

Tra i loro svariati poteri posseggono quello dell'invisibilità, ed è per questo che possono scegliere se mostrarsi o meno agli umani, con i bambini e i buoni di cuore che hanno molte più possibilità di vederli.

Sono molto volubili, e seconda della zona in cui vivono o agli scherzi che fanno si dividono in varie tipologie:

I Licj, che annodano fili e corde; i Brau, che amano scucire i vestiti; i Bagan, abitanti delle stalle a cui piace rovesciare i secchi di latte; i Maciarot, che vivono nei boschi e si mimetizzano con l'ambiente; i Pamarindo, che bloccano il passaggio ai viandanti; i Boborosso, che provocano incubi; e i Cianciut, grassi e che si siedono sul torace dei dormienti.

Una tipologia che secondo la leggenda è oggi estinta, è quella dei Gurlùz, i cui membri rubavano il cibo dalle cucine e che pare costruirono un castello dove era custodito un ricco tesoro mai ritrovato.

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