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Pishtaco


Pishtaco

Il pishtaco è una figura mitologica assimilabile al nostro "uomo nero" presente nella regione andina del Sud America, e in particolare in Perù e Bolivia.


La leggenda risale al tempo dei Conquistadores e il termine pishtaco pare derivare dalla parola locale in lingua quechua "pishtay" ossia "decapitare" o "tagliare a fette".


Secondo la tradizione, un pishtaco è spesso uno straniero, un uomo bianco, che rapisce e uccide i nativi al fine di rubare il grasso corporeo per usarlo poi per vari scopi cannibalistici, o di vendere la loro carne spacciandola per chicharrones (piatto tipico composto da pancetta o cotica di maiale fritta).


L'importanza del grasso corporeo ha una lunga tradizione nella regione delle Ande, tanto è vero che i nativi preispanici lo adoravano talmente tanto al punto da avergli dedicato una divinità, Viracocha, il cui nome significa letteralmente "mare di grasso".


Il grasso era infatti considerato come segno di buona salute, di forza, di bellezza, fondamentalmente il grasso era vita e molte malattie venivano associate e additate alla perdita di peso.


Detto questo, si può ben immaginare quale fu la reazione dei nativi quando videro che i Conquistadores usavano il grasso dei loro nemici morti per curare le ferite o per ungere e pulire moschetti e cannoni di metallo.


Gli aborigeni iniziarono così a temere anche i missionari spagnoli, credendo che questi uccidessero le persone per poi usarne il grasso al fine di oliare le campane delle chiese, e nei tempi più moderni le credenze si sono spostate ad esempio sui macchinari degli zuccherifi o sui motori degli aerei a reazione, i quali si credeva non potessero avviarsi senza un po' di grasso umano.


Le convinzioni su tali leggende hanno addirittura influenzato programmi di assistenza internazionali, portando da parte di diverse comunità al rifiuto addirittura del programma USA di Food for Peace, per paura che il vero scopo fosse far ingrassare i bambini e poi sfruttarli.


Non era nemmeno insolito che i nativi attaccassero geologi o antropologi, credendo che le loro ricerche fossero solo utili a ottenere informazioni sul grasso e su come ottenerlo.


In tempi recenti, nel 2009, venne alla luce addirittura un caso di cronaca nera in cui la polizia peruviana affermò che una banda di gangster, denominata non a caso "Pishtacos", avesse ucciso almeno sessanta persone e poi venduto il grasso a laboratori di cosmetici europei per circa 15000 dollari al litro.


La notizia però si rivelò ben presto una bufala messa in giro dalla stessa polizia per distrarre i media da alcuni scandali avvenuti poco tempo prima.

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