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Pantàsema


Pantàsema

Legata alle storie e al folclore dell'Abruzzo e di tutto il centro Italia, la Pantàsema è un'antica figura femminile strettamente connessa al paganesimo e ai riti agricoli.

Simbolo di fertilità, è a volte anche chiamata fantàsima, mammoccia o semplicemente signora, ed è chiara l'assonanza a fantasma.


Parecchie tradizioni la associano a presenze e spiriti maligni, o a una donna passiva e/o invadente, e ai tempi della Santa Inquisizione si indicavano con questo termine le presunte streghe.


La Pantàsema è talmente radicata nella cultura soprattutto abruzzese e laziale, che in queste regioni le viene addirittura dedicata una festa.

Tradizione vuole, infatti, che per salutare l'estate venga preparato un fantoccio, alto tra i due e i quattro metri e costruito con canne ricoperte di carta, da far poi sfilare seguito da carri e ragazzi vestiti con abiti tipici del luogo.


Al ritmo di organetti e altri strumenti, la Pantàsima inizia a ballare coinvolgendo il pubblico, e al termine della parata vi è poi il rogo del fantoccio, a simboleggiare l'addio all'estate e utile per scacciare ogni sorta di influsso negativo presente sulla comunità.

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