Oltretomba norreno
- Alla scoperta del mito
- 14 mag
- Tempo di lettura: 3 min

Va innanzitutto detto che per i norreni esistevano due concezioni per la vita dopo la morte. Una precedente e una successiva alla scrittura degli Edda (dove sono racchiusi i miti norreni per come li conosciamo).
La prima concezione era di stampo animista. Si riteneva infatti che l'anima fosse divisa principalmente in sei parti, ossia:
Likamr: l'essenza vitale vera e propria;
Hamr: la forma dell'anima;
Hugr: la mente e il pensiero;
Munr: la volontà e il desiderio;
Fylgja: lo spirito guida animale;
Hamingja: la fortuna.
Una volta morti, cinque parti di quest'anima andavano a riposare proprio sotto la tomba del defunto, per diventare uno spirito antenato che i discendenti avrebbero dovuto onorare e venerare.
L'unica parte a restare "in vita" era l'ultima: l'Hamingja.
La fortuna infatti restava nel mondo terreno e passava di ascendente in ascendente.
Arriviamo poi alla successiva concezione della morte, che prevedeva un oltretomba diviso in due regni, o meglio tre.
Il primo regno era quello di Helheim. In questa parte di oltretomba approdavano le anime morte non valorosamente, ossia quelle morte di morte naturale, per malattia o di vecchiaia. Qui arrivavano anche le anime dei criminali, degli assassini, dei ladri, e dei delinquenti di ogni tipo.
All'entrata di Helheim troviamo una grotta oscura e profonda sorvegliata e custodita dal segugio infernale Garmr, enorme cane da guardia col pelo costantemente sporco di sangue umano. Superata la caverna, i defunti devono poi attraversare il fiume Gjoll sopra un ponte d'oro custodito dalla gigantessa Modgudr. Il ponte darà accesso a Nastrond, la spiaggia dei cadaveri, che accoglie i colpevoli di spergiuro, d'assassinio e d'adulterio. La loro pena è quella di essere continuamente sbranati dal serpente Nidoggr. Sulla spiaggia, inoltre, è allestito un tetro cantiere navale dove, tra il fetore dei cadaveri, schiere di esseri mostruosi strappano via ai corpi martoriati le unghie; con questo materiale ripugnante viene creata la nave Naglfar che trasporterà i "Figli di Hel" versò il luogo dove si terrà il Ragnarok.
Passata la spiaggia si arriverà alla dimora di Hel, padrona degli inferi.
Il secondo regno, molto più piccolo, è il Valhalla. La parola Valhalla significa letteralmente "sale dei morti in battaglia", ed è appunto il paradiso dei guerrieri morti valorosamente. Queste anime arriveranno nel Valhalla e faranno parte dell'esercito comandato dagli dèi durante il Ragnarok.
Il Valhalla si trova ad Asgard, ed è una dimora sconfinata, con pareti formate da lance e spade, tetti fatti di scudi e panche e sedie ricoperte di armature.
Erano le valchirie a trasportare le anime valorose dal loro corpo umano fino alle sale paradisiache.
Lo scopo di queste anime è unicamente quello di attendere il Ragnarok per tornare a combattere, ma per "ingannare il tempo" ogni giorno vengono svegliate e portate in un grande campo al centro di Asgard dove combattono grandi battaglie tra di loro, in una sorta di "allenamento", per poi tornare al tramonto nelle grandi sale del Valhalla dove troveranno da mangiare carne di cinghiale e latte di capra da bere. I guerrieri avranno infine facoltà di sollazzarsi a piacimento con le valchirie per tutta la notte.
Il terzo regno è il Folgvangr, ovvero il paradiso di Freya. Il nome significa "Campo del popolo" e pare vi entrino le anime valorose che non scelte dalle valchirie per entrare nel Valhalla. Praticamente un paradiso di "riserva". Non esistono altre notizie su questo paradiso e non si sa cosa facciano le anime in questo luogo.
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