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I sogni nel mondo norreno

Sogni mondo norreno

I Norreni prendevano i sogni molto sul serio; pur riconoscendo che alcuni sogni erano casuali e privi di significato (chiamati draumskrok, "sciocchezze oniriche"), altri sogni erano considerati di enorme importanza.


A volte infatti i sogni potevano predire il futuro, e questa capacità era strettamente legata alla visione norrena secondo cui tutti gli eventi erano diretti dal destino; come afferma il poema eddico Il canto di Skirnir (Skírnismál), "Il mio destino fu forgiato fino all'ultimo mezzo giorno, e tutta la mia vita fu determinata".

Di conseguenza, poiché il futuro era predeterminato, poteva essere conosciuto in anticipo.


Prendiamo, ad esempio, il famoso sogno della regina Ragnhild, che regnava nella Norvegia meridionale nel IX secolo insieme al re Halfdan il Nero.

Una notte, Ragnhild sognò di togliere una spilla dal suo mantello e di tenerla davanti a sé. Immediatamente, delle radici cominciarono a crescere dalla spilla e si allungarono verso il terreno, dove si ancorarono.

Dai rami si sviluppò rapidamente un albero, e crebbe così alto che Ragnhild non riusciva più a vederne la cima.

Il tronco dell'albero era rosso sangue, la parte superiore verde, e i rami bianco neve.

I rami si estendevano a coprire tutta la Norvegia e si proiettavano anche in altre terre.

Anni dopo, Ragnhild comprese il significato del sogno.

L'albero simboleggiava i suoi discendenti: suo figlio, Harald Bellachioma, sarebbe diventato il primo sovrano di tutta la Norvegia.

Il tronco rosso sangue rappresentava il sangue versato durante la sua ascesa al potere, la parte superiore verde il vigore e la gloria del suo regno, e i rami bianchi i suoi discendenti, dai quali sarebbero venuti i sovrani della Norvegia per molte generazioni.


Anche gli dei avevano sogni simili: Baldur, ad esempio, ebbe la premonizione della propria morte attraverso sogni prima che accadesse.


In altre occasioni, i sogni potevano fungere da mezzo di contatto tra esseri umani viventi e creature di altri mondi, come i defunti, gli elfi, gli spiriti della terra e le divinità. Questi esseri spesso portavano un messaggio importante per i sognatori, e talvolta concludevano con loro un accordo che portava benefici concreti nella vita reale.


Ad esempio, si dice che il primo colono islandese, Bjorn, abbia incontrato in sogno uno spirito della terra, il quale gli offrì il suo aiuto.

Poco dopo, un caprone bizzarro entrò nel gregge di Bjorn.

Quell'anno, le capre di Bjorn ebbero così tanti capretti che fece una fortuna vendendoli ad altri contadini dell'isola.

Per questo, fu soprannominato "Bjorn il Capra", e coloro che possedevano la seconda vista affermavano di vedere un grande gruppo di spiriti che seguiva Bjorn ovunque andasse.


A volte, una persona appariva a un sognatore per rivelare una conoscenza nascosta, come la posizione e le condizioni di oggetti o persone scomparse, per esempio, attraverso la poesia. In questi casi, le fonti spesso sottolineano che né il sognatore né la persona apparsa nel sogno possedevano alcuna abilità poetica. Poiché la poesia era un dono di Odino, tali messaggi provenivano in ultima analisi dagli dei, il che spiegava la loro intuizione e precisione straordinarie.


Quando un uomo o una donna norrena sentiva il bisogno di un sogno significativo per chiarire qualcosa nella propria vita, non si lasciava l'occorrenza del sogno al caso.

Esistevano particolari metodi per indurre sogni significativi, come dormire sui tumuli funerari o su pelli di animali speciali. In questo modo, il contatto con l'altro mondo e l'accesso a qualsiasi messaggio potesse essere riservato al sognatore erano praticamente garantiti.

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