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Ninfa


Ninfa

Benché il titolo possa ingannare, la storia di oggi non parla di una vera e propria ninfa, ma di una principessa che portava tale nome.

Ninfa viveva infatti con il padre in un castello alle pendici dei monti Lepini, e il loro regno era in quei tempi circondato dalle paludi.

Tutto intorno a loro non vi era altro che distese di acqua stagnante, aria infestata da zanzare, e terreno impossibile da usare a scopo agricolo o anche solo da attraversare.

Il re non ne poteva più di tale situazione, e decise di concedere Ninfa in sposa a chiunque trovasse un metodo per bonificare quelle terre.

Qualche giorno dopo giunsero a corte i due sovrani delle terre confinanti: Martino, intelligente e gentile, e Moro, crudele stregone.


Ninfa ovviamente confidava nella vittoria di Martino, ma quest'ultimo nonostante tutto l'impegno profuso nel costruire canali e macchinari, non riuscì nella missione.

Nel frattempo Moro, invece, non faceva niente. Aspettava che i giorni passassero e sembrava non avere idee.

Tuttavia, proprio all'ultimo giorno della competizione, con una sola magia riuscì a prosciugare tutte le paludi, bonificando i terreni circostanti proprio come richiesto dal re.


Ninfa, disperata, pur di non andare in sposa al malvagio stregone, decise di gettarsi nel lago adiacente al castello, scomparendo per sempre.

Proprio lì, in sua memoria, sorgono oggi i Giardini di Ninfa, in provincia di Latina, che sono pieni di rigogliose piante e di limpidi ruscelli.

Secondo la leggenda, il luogo è così bello e fiorente proprio perché Ninfa, ogni notte, risorge per accarezzare e curare piante e fiori.


I Giardini sono di proprietà della famiglia Caetani, che annovera tra i suoi avi anche Papa Bonifacio VIII, e sono visitabili in giorni prefissati.

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