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Le leggenda di Castel Toblino

Castel Toblino

Adagiato su uno sperone di roccia che si protende nelle acque del Lago di Toblino, questo suggestivo maniero è uno dei più affascinanti castelli del Trentino.

Situato nella Valle dei Laghi, tra Padergnone e Sarche, il castello è un raro esempio di fortificazione lacustre e deve la sua fama alla straordinaria posizione, all’ambiente fiabesco che lo circonda e alle numerose leggende che, tramandate nei secoli, ne hanno accresciuto il fascino misterioso.


Le origini di Castel Toblino risalgono all’XI secolo, quando fungeva da avamposto strategico lungo la strada per le Giudicarie. Successivamente passò nelle mani della famiglia Da Campo e, dalla fine del Quattrocento, conobbe un periodo di stabilità sotto il controllo dei principi vescovi di Trento, Bernardo Clesio e la famiglia Madruzzo, che lo trasformarono in una residenza nobiliare.

Durante il Concilio di Trento, il castello ospitò delegati pontifici diretti in città, mentre nell’aprile del 1848 fu teatro di una battaglia tra i Corpi Volontari Lombardi e l’esercito imperiale austriaco.


L’aspetto attuale del maniero risale al XVI secolo, quando subì significativi rifacimenti: la pianta quadrangolare venne rafforzata da una cinta muraria merlata, mentre il mastio assunse una caratteristica forma circolare. Oggi Castel Toblino è una proprietà privata e ospita un ristorante, con l’unica area visitabile rappresentata dal cortile interno.


Il castello sorge in un ambiente naturale straordinario, in cui il clima mite del Lago di Toblino favorisce una vegetazione tipicamente mediterranea. Tra i vigneti e i boschi circostanti crescono rigogliosi lecci, limoni, allori e rosmarini, mentre il lago è un’area protetta che ospita numerose specie di uccelli e pesci. La sua bellezza ha ispirato poeti e artisti, come Ada Negri, che nella poesia Luna sul Lago di Toblino ha catturato l’essenza romantica e malinconica di questo luogo incantato.


Castel Toblino non è però solo storia e bellezza, ma anche mistero e leggende.

Si narra, ad esempio, che un tunnel segreto colleghi il castello a Castel Madruzzo, e che sul fondo del lago sia nascosto un tesoro inestimabile.


Ma la leggenda più celebre riguarda un amore proibito: quello tra il principe vescovo di Trento, Carlo Emanuele Madruzzo, e Claudia Particella. Secondo la tradizione popolare, Claudia e suo fratello Vincenzo trovarono la morte nelle acque del lago, forse per mano dello stesso Carlo Emanuele. Ancora oggi si dice che, nelle notti di luna piena, i loro spiriti si aggirino tra le acque del Toblino.


Un’altra storia narra della contessa Ginevra di Stenico, contesa tra due uomini: Aliprando di Toblino e Graziadeo di Castel Campo. Quest’ultimo, accecato dalla gelosia, assassinò il rivale mentre tornava a corte, condannando la giovane donna a una vita di dolore.


Infine, la leggenda più antica risale all’epoca romana e racconta di un tempietto dedicato alle Fate, costruito quando il lago era più alto e il castello si ergeva su un isolotto. Le Fate, secondo la credenza popolare, erano creature capaci di predire il destino, e ancora oggi il maniero conserva un’iscrizione che ricorda questo culto antico.

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