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La Torre degli Asinelli a Bologna


Torre degli Asinelli

Storicamente edificata intorno al 1100 dalla famiglia ghibellina degli Asinelli, la Torre degli Asinelli è forse, insieme alla Torre Garisenda, uno dei simboli più importanti della città di Bologna, ma probabilmente non tutti conoscono la leggenda che si cela dietro questa costruzione.


Tradizione vuole che ci fosse un contadino che possedeva due asini forti e in salute, che lo aiutavano nel lavoro di tutti i giorni.


L'uomo lavorava tutto il giorno con la speranza di riuscire a guadagnare i soldi necessari a comprare altri terreni e a espandere quindi la sua proprietà.


Durante un giorno di lavoro come tanti, però, gli asinelli iniziarono prima a scalciare e poi quasi a scavare nel terreno con le zampe... il contadino si avvicinò alle bestie e ciò che vide aveva dell'incredibile: gli asini aveva dissotterrato un baule pieno di monete d'oro e d'argento!


L'uomo portò prontamente il baule a casa e lo nascose il più in fretta possibile, tenendo il segreto anche con la sua stessa famiglia. Da quel giorno in poi il contadino iniziò a usare quello che ormai chiamava "il tesoro degli asinelli" con discrezione e parsimonia, e senza mai eccedere cominciò ad aumentare giorno dopo giorno il suo tenore di vita, permettendosi anche di affiancare uno dei più bravi precettori dell'epoca al figlio, affinché potesse studiare nel migliore dei modi.


Il giovane, proprio durante una sessione di studio, conobbe e si innamorò all'istante di una splendida ragazza appartenente a una delle famiglie nobili della città.


Senza farsi troppe illusioni sul loro amore, a causa del divario sociale enorme tra le due famiglie, i due giovani iniziarono a frequentarsi ma ben presto la frustrazione della consapevolezza di un amore impossibile si fece largo tra i due.


La ragazza, perdutamente innamorata, piangeva tutto il giorno, e il figlio del contadino non resse più nel vedere la sua amata in quello stato, e decise quindi di sfidare le convenzioni sociali andando a chiedere alla nobile famiglia la mano della giovane.


Il padre della ragazza accolse il giovane, ma udita la richiesta scoppiò in una fragorosa risata di scherno conclusa con una proposta a suo vedere irrealizzabile.


Disse infatti al ragazzo che gli avrebbe concesso la figlia in sposa se avesse costruito una torre più alta di qualunque altra costruzione in città.


Il giovane, affranto e rassegnato, tornò a casa e si confidò col padre, che avendo a cuore i desideri del figlio gli svelò e consegnò il tesoro degli asinelli.


Grazie a quelle ricchezze i lavori per la costruzione della torre iniziarono già il giorno dopo, e in pochissimi giorni furono anche già finiti.


La Torre degli Asinelli si ergeva ora imponente nel cuore della cittadina e i due giovani riuscirono a sposarsi e a vivere felici e contenti.

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