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La ninfa Maia


Maia

Nella mitologia greca, Maia è la maggiore e la più bella tra le Pleiadi, ovvero le sette figlie di Atlante e Pleione, ninfe celesti e dei monti.

Secondo il mito venne amata da Zeus, con il quale concepì Hermes, il messaggero degli dèi.


La ninfa, per portare in salvo il figlio ferito in battaglia, fuggì dalla Frigia, e attraversando il mare con una zattera approdò a Ortona.

Qui, temendo ancora di essere inseguita, si rifugiò in una caverna del Gran Sasso dove trascorse molto tempo in cerca di un'erba medica capace di curare le ferite del figlio.

Tuttavia, la neve copriva ogni cosa, Maia non trovò l'erba curativa e il povero Hermes morì e venne seppellito sulla vetta del monte.

Il mattino seguente, però, gli abitanti del posto rimasero stupefatti: il corpo di Hermes era diventata una maestosa montagna che ancora oggi viene chiamata "Il gigante che dorme".


Maia morì per il dolore poco dopo, e adornata di gemme e abiti preziosi venne seppellita dalle sorelle nel monte di fronte al Gran Sasso, sulla cima che oggi viene chiamata "Majella".

La vetta ricorda infatti una donna in preda al dolore, stesa a terra e con lo sguardo rivolto al mare.


La Majella è oggi per gli abruzzesi un simbolo di abbondanza e fertilità, e tra i pastori c'è ancora chi dice di riuscire a udire il pianto di Maia nelle giornate di vento...

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