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Il Mito della Creazione - Cherokee


Cherokee

Per i Cherokee il mondo è stato creato dal Grande Spirito, Unetlanvhi.


All'inizio di tutto non c'erano altro che il regno del cielo e il regno dell'acqua.


Sul regno del cielo vivevano tutti gli animali, che crescevano sempre più in numero, fino ad arrivare alla sovrappopolazione.


Un giorno, uno scarabeo d'acqua decise di andare a vedere cosa ci fosse sotto l'immensa distesa oceanica.


Iniziò a nuotare, e ben presto stanco, intendeva riposarsi, ma vide che sott'acqua non c'era terra su cui appoggiarsi e quindi continuò a nuotare verso le profondità marine. Arrivato in fondo trovò del fango morbido, e lo portò in superfice creando così le prime terre emerse.


Per evitare che le nuove terre ricadessero in acqua, Unetlanvhi le legò al cielo con delle corde piazzate alle estremità dei quattro punti cardinali.


Subito gli animali furono attratti e incuriositi da queste nuove terre; una poiana lasciò il regno celeste e volò sulla terra per accertarsi che non ci fossero pericoli. Non riuscendo a vedere bene dall'alto, la poiana si avvicinò al terreno che, ancora morbido, si modellò a causa del vento provocato dallo sbattere delle ali dell'uccello. In questo modo si formarono montagne e colline.


Il terreno si indurì, e gli animali iniziarono a scendere nel nuovo mondo, che però era buio. Unetlanvhi risalì quindi in cielo e spostò il sole, in modo che illuminasse anche la Terra. All'inizio però lo piazzò troppo vicino al terreno, che quindi si inardì formando i deserti, e solo dopo numerosi tentativi trovò la distanza giusta.


Quando Unetlanvhi vide che le sue creature vegetali e animali si erano assestate nei nuovi territori, promise loro una ricompensa se fossero riusciti a rimanere svegli per sette giorni e sette notti.


Fallirono quasi tutti.


Tra gli animali solo il lupo, il pipistrello, il gufo, e la pantera riuscirono nel compito, e a loro venne concesso il dono della vista anche al buio.


Le piante che che restarono sveglie invece diventarono sempreverdi.


Poco dopo arrivarono i primi due umani; un fratello e una sorella creati dal Grande Spirito.


Qualche giorno dopo, l'uomo colpì con un pesce la donna, ordinandole di partorire. E così, sette giorni dopo, nacque il loro primo figlio.


La cosa si ripeté innumerevoli volte, con un figlio ogni sette giorni, fin quando Unetlanvhi temette per un nuovo caso di sovrappopolazione, stavolta degli esseri umani, e quindi decise che le donne potessero partorire solo una volta all'anno.


Da quel momento ebbe inizio l'umanità per come la conosciamo.

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