Il gigante Ortles
- Alla scoperta del mito
- 20 apr
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Secondo la leggenda, in tempi remoti la Val Venosta, provincia di Bolzano, era abitata da giganti che abitavano in grotte inaccessibili e invisibili agli umani.
Tra questi giganti vi era Ortles, più giovane di tutti gli altri, ma con una particolarità: cresceva ogni giorno di statura.
Con la sua crescita incessante, Ortles superò ben presto in altezza tutti i suoi simili e la sua arroganza e la sua presunzione crescevano di pari passo, dal momento in cui si reputava superiore a qualunque cosa o essere avesse superato in altezza.
Un giorno però, il furbissimo gnomo Nudelhopf decise di attaccarsi a una gamba del gigante e di arrampicarsi fin sopra la testa, facendo attenzione a non farsi notare dall'ormai enorme Ortles.
Una volta arrivato in "cima" Nudelhopf finalmente si palesò, e iniziò a fare un gran solletico al gigante e a schernirlo con canti e danze che mettevano in luce il fatto che ora era il piccolo gnomo a essere più in alto di tutti e tutto.
Ortles, infuriato, tentò di scacciarlo, ma mentre lo faceva si accorse che il suo corpo si stava lentamente trasformando in ghiaccio e roccia fino a diventare infine una vera e propria montagna.
Da quel giorno si può ammirare in Val Martello la magnificenza del Monte Ortles, il più alto di tutto l’Alto Adige con i suoi 3905 metri di altezza.
"Povero gigante Ortles, quanto sei piccolo,
più piccolo del piccino Gnomo,
sei cresciuto per mille lunghi anni
e il tuo naso presuntuoso
raggiunge persino il cielo,
ma a cosa serve, dimmi a cosa serve,
se lo gnomo Nudelhopf
qui sulla tua testa
è più grande di te"
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