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Il Fosso del Diavolo


Fosso del diavolo

Siamo a Sasso Marconi, sull'appennino bolognese, e dove ora troviamo ville stupende e pregevoli palazzi, un tempo era tutta campagna (cit.).


Nella desolazione di quel paesaggio spiccava un unico edificio: un castello dotato di torri e mura alte e solide.


Secondo la leggenda, una notte i contadini che abitavano quelle terre videro una nube nera che si addensava sempre di più mentre si avvicinava al suolo, e giurarono di aver visto al suo interno la sagoma del demonio.


Spaventati si ritirarono nella chiesa del castello e iniziarono a pregare.


La nebbia intanto continuava il suo cammino, e superò agilmente le alte mura del castello avvicinandosi sempre di più alla chiesa. Proprio mentre era in procinto di entrare nell'edificio, la creatura venne scagliata a terra da un fascio di luce bianca, e nello stesso istante i cittadini di Sasso Marconi videro delinearsi chiaramente nel cielo la figura della Vergine Maria.


Ancora intimoriti, gli abitanti della zona aspettarono sino al mattino dopo per uscire dalla chiesa, e quando lo fecero non poterono fare a meno di notare un enorme fosso che si era venuto a creare proprio nel punto in cui era stata scagliata la creatura.


Fosso nel quale scorreva addirittura un rivolo d'acqua nera come la pece.


E fu così che nacque la leggenda del Fosso del Diavolo, una storia ormai impressa nella tradizione popolare della zona e che ha alimentato nel corso degli anni la curiosità di tantissime persone che ogni anno si recano a Sasso Marconi per ammirare il Fosso leggendario, e ovviamente lo stupendo borgo

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