top of page

Il fantasma di Sirmione


Il fantasma di Sirmione

Secondo un'antica leggenda, nel Castello Scaligero di Sirmione (BS) abiterebbe lo spettro di Ebengardo, un nobile morto circa sette secoli fa.

Avvistato spesso nelle notti di tempesta mentre si dispera sulle mura, la sua storia racconta di quando insieme alla sua sposa Arice andò ad abitare proprio nella Rocca, dove visse felicemente fino all'arrivo di un viandante a cavallo che chiese ospitalità durante una tempesta.


Il viandante disse di chiamarsi Elaberto e di essere marchese del Feltrino, e venne ospitato dalla coppia con grande premura e calorosità.

Tuttavia, quello che Ebengardo e Arice non potevano sapere era che Elaberto si innamorò della donna non appena le posò gli occhi addosso.

Il marchese passò la notte insonne, roso dall'amore fulmineo e folle che lo aveva colpito, e non potendone più si alzò e andò verso le stanze di Arice, dove la trovò addormentata.


Bramoso di passione cercò di farla sua, ma la donna si svegliò e fece resistenza.

Adirato per il rifiuto Elaberto estrasse un pugnale e uccise Arice.

Ebengardo, udite le grida della sua sposa, corse negli alloggi della donna e la trovò in un lago di sangue ai piedi di Elaberto, e tra i due scoppiò subito una violenta colluttazione che finì con la morte del marchese.

Posando la lama, Ebengardo si rese conto sia di aver appena ucciso un uomo, sia di aver perso l'unico amore della sua vita, capendo che non sarebbe stato più felice per tutta la sua vita.


Ebengardo però non riuscì a essere felice nemmeno dopo la morte, visto che in quanto colpevole di omicidio gli venne negato l'accesso al Paradiso, con il conseguente ricongiungimento alla sua Arice.

Ancora oggi quindi il nobile vaga nei luoghi della sua miseria, destinato a restare in un limbo eterno alla costante ricerca della sua amata.

Kommentare


Donazione
1 €
5 €
10 €
20 €
50 €
100 €
bottom of page