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Il Drago del lago d'Orta


Drago lago d'Orta

Siamo nel IV secolo, sotto il regno di Teodosio, e dall'isola di Egina (in Grecia) due fratelli partono con l'intenzione di risalire l'Italia e di evangelizzare cento villaggi e costruire cento chiese.


Giulio e Giuliano, questi i nomi dei due fratelli, erano ormai a quota novantotto villaggi e vicinissimi al loro traguardo decisero di separarsi per ottimizzare i tempi.

Arrivati nei pressi del Lago d'Orta, in provincia di Novara, Giuliano partì per evangelizzare il paesino di Gozzano, mentre Giulio si occupò del paese di Orta.

Giulio, fra l'altro, aveva anche individuato il posto perfetto per edificare la centesima e ultima chiesa del loro progetto: un isolotto disabitato proprio in mezzo al lago, a circa quattrocento metri dalla costa, sul quale aveva anche intenzione di stabilirsi e godere il meritato riposo dopo tutte le fatiche compiute.

Tuttavia, quando propose la cosa agli abitanti del posto e chiese di essere accompagnato sul luogo, dovette scontrarsi con gli sguardi terrorizzati dei paesani, che ben presto gli spiegarono che tra le acque viveva un drago molto aggressivo che uccideva a vista.


Giulio però non si perse d'animo, e confidando nel Signore, stese il suo mantello sulle sponde del lago, e miracolosamente questi iniziò a galleggiare a pelo d'acqua diventando una vera e propria barca.

Giulio si mise in viaggio così verso l'isolotto, ma come prevedibile fu ben presto avvicinato dalla terribile creatura che uscì dall'acqua a fauci spalancate pronto a inghiottirlo.

L'uomo non si perse d'animo, e invocando di nuovo l'intervento divino, brandì il suo crocifisso in direzione del drago.

La bestia lanciò un ruggito straziante, udito anche a distanza dai paesani, e poi si inabissò, inghiottito per sempre nelle viscere della terra.

Da quel momento non fu mai più visto, e Giulio riuscì infine a costruire la chiesa tanto agognata e a trasferirsi sull'isolotto che oggi porta il nome di Isola di San Giulio.


A riprova dell'episodio, nella Basilica di San Giulio è possibile trovare una delle presunte vertebre del drago sconfitto dal santo.

Il gigantesco osso fu ritrovato intorno al 1600, e il ricordo di tutti non poté che andare alla leggendaria creatura sconfitta circa un millennio prima.

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