Il castigo di Loki
- Alla scoperta del mito

- 14 mag
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Dopo aver causato la morte di Baldr, condannato a restare nell'oltretomba fino al giorno del Ragnarok, le divinità di Asgard decisero che ne avevano abbastanza e tutte insieme decreterono che Loki andava punito, e stavolta in maniera definitiva.
Il trickster capì l'antifona e si rifugiò sulla vetta di un alto monte dove costruì una casa di vetro per poter osservare se arrivassero i suoi inseguitori.
Inoltre, non sentendosi al sicuro, di giorno si trasformava in un salmone e si nascondeva sotto la cascata vicina.
Di notte invece si sedeva accanto al fuoco per asciugarsi e nel frattempo tesseva le reti con le quali pescava il suo cibo.
Odino però riuscì a rintracciarlo e si recò con gli altri dèi verso la casa di vetro.
Quando Loki vide l'intero gruppo di divinità arrivare verso la sua dimora gettò la rete che stava tessendo nel fuoco, e si trasformò subito in salmone, andandosi a nascondere sotto la solita cascata.
Gli dèi entrarono in casa e videro la rete fumante nel fuoco, capendo quasi istantaneamente che Loki stava usando il suo travestimento "acquatico".
Presero quindi lo spago che lo stesso Loki stava usando, e dopo aver tessuto una rete si diressero alla cascata cercando di pescare il "salmone" Loki.
Gettarono la rete diverse volte, ma Loki riuscì sempre a sfuggire, fin quando non fece un salto troppo alto e fu catturato a mani nude da Thor mentre era ancora a mezz'aria.
Il "salmone" continuò a contorcersi tra le mani di Thor, ma questi lo stringeva con forza tenendolo dalla pinna caudale, ed è per questo che ancora oggi i salmoni hanno una coda molto sottile.
Loki venne quindi catturato, e fatto ritrasformare nella sua forma normale, venne portato in una grotta.
Le divinità catturarono inoltre anche due suoi figli, Vali e Narvi, e trasformarono Vali in lupo affinché sbranasse il fratello, le cui viscere vennero poi sparse sul pavimento della caverna e trasformate in catene con le quali poi Loki fu legato a tre rocce.
Infine, su una roccia posta proprio sopra la testa di Loki, Skadi mise un serpente velenoso che lasciava gocciolare il suo veleno acido sul viso del dio.
Al fianco di Loki rimase solo sua moglie Sygin, che usando una bacinella raccoglieva il veleno prima che arrivasse sul volto del marito.
Tuttavia di tanto in tanto la bacinella si riempiva, e Sygin doveva lasciare il marito da solo per pochi attimi al fine di smaltirne il contenuto.
In quegli attimi le gocce di veleno cadevano sul viso di Loki facendolo tremare tanto violentemente da causare fortissimi terremoti a Midgard, il mondo dei mortali.
Loki riuscirà a liberarsi dal supplizio solo alla fine dei tempi, quando durante il Ragnarok verrà chiamato a combattere fino alla morte con Heimdallir, guardiano di Asgard.



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