Il banchetto degli scheletri
- Alla scoperta del mito
- 15 mag
- Tempo di lettura: 2 min

Oggi siamo alla Pieve di Santa Maria Assunta, in provincia di La Spezia, che oltre a essere un famoso luogo di culto della zona, porta con sé anche quella che tutta l'aria di una macabra leggenda.
La chiesa venne costruita su un antico edificio di origine romana, e venne usata in principio come sepolcro dai marchesi Da Passano.
Sulla costruzione iniziarono a circolare sin da subito strane voci, e gli abitanti del luogo cercavano in ogni modo di tenersene lontani, dal momento in cui si diceva che durante la notte si manifestassero figure spettrali e d'oltretomba che inseguivano e braccavano i viandanti.
Secondo le credenze, canti e luci del tutto innaturali provenivano dai sotterranei, insieme al fruscio di quella che sembrava a tutti gli effetti una danza.
Gli anni passarono, e arriviamo intorno al 1950, quando parte della chiesa crollò, rivelando una enorme piano interrato, che si scoprì poi essere una vera e propria cripta.
Nella sala sepolcro venne rinvenuta una tavola rotonda circondata da sedili in pietra sui quali erano seduti scheletri vestiti con abiti di seta, velluto, gioielli e piccoli spadini in argento, i cui teschi presentavano quello che sembrava un ghigno beffardo.
Il parroco di paese decise di sigillare il sepolcro e seppellire i corpi in fretta e furia, celebrando anche un rito funebre, senza dare così occasione agli storici di compiere studi approfonditi.
In ogni caso, da quel momento, le apparizioni scomparvero, anche se in molti giurano di udire ancora di tanto in tanto il pianto di un neonato.
A quanto pare, infatti, la salma di un bambino venne dimenticata durante la sepoltura, e per questo motivo ancora non riesce a trovare a pace.
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