Fenrir
- Alla scoperta del mito

- 13 mag
- Tempo di lettura: 2 min

Fenrir è un gigantesco lupo appartenente alla mitologia norrena, figlio del dio Loki e della gigantessa Angrboda.
Dotato di una forza spaventosa, il lupo è anche intelligente e furbo quanto il padre e inoltre, nonostante la sua forma animale, è capace di parlare la lingua degli umani.
Cresciuto a Jotunheimr, la terra dei giganti, venne messo da Odino a guardia di Asgard per evitare che con la sua forza facesse danni in giro per i mondi.
Il lupo però cresceva sempre di più e diventava sempre più forte, e fu quindi presa la decisione di incatenarlo, ma l'impresa non fu affatto facile. Fenrir spezzava facilmente ogni tipo di catena.
Freyr mandò allora un suo servitore, Skirnir, nello Svartalfaheimr, il regno degli elfi scuri, affinché chiedesse a dei nani di preparare una catena magica. I nani si misero subito all'opera, e usando ingredienti come barba di donna, radici di montagna, rumore di passi di gatto, tendini d'orso, respiro di pesce e saliva d'uccello, crearono Gleipnir, una catena alla vista simile a un filo di seta, ma che nessuno avrebbe mai potuto spezzare.
Le divinità convocarono Fenrir sulle sponde del lago Amsvartnir per cercare di incatenarlo per l'ennesima volta. Il lupo, fiutato il pericolo, accettò, ma solo a patto che qualcuno posasse un braccio tra le sue possenti fauci prima di essere incatenato. Tyr si fece avanti, Fenrir venne incatenato, ed effettivamente per quanta forza potesse usare non riuscì a rompere la catena incantata. Per la rabbia mozzò il braccio di Tyr, ma non poté fare altro. Gli dèi allora approfittarono del momento e gli infilarono una spada tra le mascelle, in modo che non potesse più richiuderle. Folle di rabbia, il lupo ululava e sbavava, e dalla sua saliva si creò il fiume Van ("attesa").
Da allora rimase lì incatenato e così dovrà rimanere fino al Ragnarok, nel quale avrà un ruolo da protagonista.



Commenti