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Erittonio



Erittonio

Dopo aver scoperto la relazione tra Afrodite e Ares, Efesto decise di allontanare la dea della bellezza dalla sua casa e di vivere in solitudine.

Il dio della forgia impiegò molto tempo per riprendersi da tale umiliazione e per alleviare il dolore iniziò a concentrarsi esclusivamente sul lavoro.

In quel periodo scoppiò la guerra di Troia, e Atena si recò alla fucina di Efesto portandogli un ordine per nuove armi e armature.


Efesto era un fabbro eccezionale e Atena provava piacere nel guardarlo mentre lavorava e creava delle armi che erano delle vere e proprie opere d'arte, con l'ovvio compiacimento del dio che riteneva che Atena illuminasse la sua fucina con uno splendore tale da attenuare anche la solitudine e il dolore che provava per il rapporto finito male con Afrodite.


L'amicizia tra i due non passò inosservata, e Poseidone, rivale di Atena, decise di metterci lo zampino punzecchiando Efesto e dicendogli che Atena aveva interesse in una storia d'amore e che non le bastava più stare solo a guardarlo mentre lavorava.

Efesto cadde nel tranello del dio del mare, ed entusiasta aspettò la successiva visita di Atena per sedurla in ogni modo possibile.


La dea rifiutò i tentativi di seduzione, tuttavia Efesto fu assalito dal desiderio e cercò di conquistarla con la forza. Il dio afferrò Atena, che lo respinse di nuovo, ma Efesto aveva già versato il suo seme che finì in parte a terra e in parte sulla gamba di Atena.

Il seme caduto in terra fu raccolto da Gaia, che diede successivamente alla luce il frutto di quest'avventura.

Dalle profondità della terra emerse infatti un bambino molto particolare.

Il suo nome era Erittonio, e aveva la parte superiore del corpo da umano, mentre al posto delle gambe aveva due serpenti.


Atena lo adottò come figlio, ma il bambino non era per niente pronto a vivere nel mondo mortale, e per questo la dea decise di chiuderlo in una cesta che consegnò poi alle principesse di Atene Agluaro, Pandroso, ed Erse, chiedendo loro di non guardare mai all'interno.

Le ragazze però, incuriosite, aprirono la cesta e Atena per punizione le fece impazzire a tal punto da spingerle a gettarsi dalla rocca di Atene risparmiando però Pandroso, che aveva distolto lo sguardo all'ultimo secondo.


Atena tornò quindi a prendere il bambino e lo allevò nel recinto dell'Eretteo, tempio situato sull'Acropoli di Atene. Sotto la tutela della dea della saggezza, Erittonio divenne un uomo saggio e diligente, diventando uno dei leggendari re di Atene, il cui nome viene ricordato per l'invenzione della quadriga (per nascondere le sue gambe da serpente) e per l'introduzione del denaro.



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