Draugr
- Alla scoperta del mito
- 13 mag
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I Draugr sono creature non morte appartenenti alla mitologia norrena.
A divenire Draugr erano i guerrieri vichinghi vincolati a un giuramento così potente che nemmeno la morte poteva sciogliere.
I loro corpi venivano rianimati dopo la morte ma, a differenza dei comuni non morti, non si allontanavano mai dal loro luogo di sepoltura. Restavano a guardia della tomba e dei tesori in essa seppelliti.
Appaiono come cadaveri in costante decomposizione, e mantengono tutte le abilità che avevano in vita, aggiungendo a queste poteri innaturali.
Sono infatti dotati di una forza fuori dal comune, della possibilità di ingrandirsi a piacimento, e del potere di attraversare le rocce tramutandosi in fumo.
Attaccavano chiunque si avvicinasse alla loro tomba, e molto spesso uccidevano le loro vittime schiacciandole dopo essere cresciuti a dismisura.
Di solito completavano l'opera strappando e divorando la pelle e bevendo il sangue dei malcapitati.
Nemmeno gli animali scampavano ai Draugr; quelli che mangiavano nei pressi della tomba di un Draugr, venivano portati alla follia a causa dell'influenza della creatura, fino a portarli alla morte, e stessa sorte c'era per gli uccelli, che potevano cadere morti passando sopra di un tumulo.
Nonostante la loro malvagità, non sono creature puramente cattive. Una volta ritornate in vita mantengono solo una piccola porzione di esistenza, e hanno l'unico compito di proteggere tomba ed eventuali tesori. Agiscono quindi con riflessi condizionati e non vanno alla ricerca di persone o animali da uccidere.
Uccidere un Draugr non è semplice.
Hanno infatti la possibilità di tornare in vita (per l'ennesima volta!) dopo ogni sconfitta. Gli unici metodi sicuri per ucciderlo consistevano nel tagliarne la testa, bruciarne il corpo e gettarne poi le ceneri in mare.
C'erano anche rimedi per evitare che un cadavere tornasse in vita come Draugr. Si dovevano porre un paio di forbici aperte sul petto della persona deceduta, e legarne insieme gli alluci in modo che il morto non potesse camminare. Anche la bara doveva essere abbassata e alzata tre volte in direzioni differenti, così da confondere il senso dell'orientamento del Draugr.