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Colosso di Rodi

  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Colosso di Rodi

Il colosso di Rodi era un'enorme statua di bronzo posta all'ingresso della città di Rodi, e raffigurava il titano Elio, una divinità solare appartenente alla mitologia greca.


La sua costruzione avvenne dopo la battaglia tra i cittadini di Rodi e gli invasori macedoni, che avevano stabilito un blocco navale attorno la città, di fatto isolandola.


I macedoni provarono ad assediare e sopraffare la popolazione locale, ma col supporto del generale Politemo, Rodi riuscì a respingere l'assalto e a scacciare i macedoni.


Durante la ritirata l'esercito macedone lasciò dietro un importante ammontare di armi, armature ed equipaggiamento vario, che venne prontamente venduto dal governo di Rodi e fornì il denaro necessario a costruire la colossale statua del dio patrono della città.


La costruzione fu affidata a Carete di Lindo, che aveva già costruito statue di ragguardevoli dimensioni, e iniziò nel 292 a.C.


La statua era alta circa 32 metri e aveva una struttura di pietra puntellata con putrelle di ferro a cui venivano agganciate le piastre di bronzo del rivestimento esterno.


I lavori terminarono dopo 12 anni, nel 293 a.C.


La costruzione rimase in piedi per 67 anni, fino al tremendo terremoto che nel 226 a.C. colpì Rodi e che rase al suolo l'intera città, statua compresa.


A causa della caduta il colosso si spezzò in più punti e Politemo si offrì di ricostruirlo, ma i rodiesi rifiutarono l'offerta temendo l'ira del dio Elio per un'eventuale ricostruzione.


Nel 653 Rodi fu conquistata dagli arabi e questi ultimi portarono via la statua tagliandola in un numero imprecisato di blocchi e vendendola a un ebreo di Emesa, di cui si persero ben presto le tracce.


Secondo le ricostruzioni del tempo, il colosso raffigurava Elio con le gambe divaricate e i piedi poggiati su due colonne di marmo alle estremità del porto di Mandraki.


Questa immagine tradizionale rispecchia una teoria ormai superata, dato che per garantire il passaggio delle navi le dimensioni della statua (32 metri di altezza) sarebbero state chiaramente insufficienti. Le ipotesi più recenti, basate su alcune copie romane marmoree della statua di Elio, ritengono che il colosso di Rodi avesse una corona raggiata e un braccio sollevato, per cui nella postura sarebbe stato simile alla attuale Statua della Libertà americana.

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