Ciane
- Alla scoperta del mito

- 13 apr
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Il mito che vede protagonista Ciane, una ninfa acquatica, è strettamente collegato a quello del rapimento di Persefone da parte di Ade.
Nelle versioni più brevi e meno dettagliate di tale mito, infatti, è detto che nessuno andò in aiuto di Persefone.
Tuttavia, secondo alcune varianti, il rapimento di Persefone fu osservato da Ciane, che protestò rumorosamente, cercando di soccorrere la sua amica mentre veniva trasportata da Ade nel regno dei morti tramite un passaggio aperto proprio presso la sorgente nella quale Ciane risiedeva.
Afflitta dal dolore, Ciane si dissolse letteralmente in lacrime, diventando una cosa sola con l'acqua, e venne inoltre resa muta da Ade e costretta non poter lasciare mai più la sua sorgente, che prese il suo nome ed è possibile ritrovare in Sicilia.
Nella versione del mito di Ovidio, Ciane, tentando di strappare Persefone dalle braccia di Ade, riesce solo a prendere il suo scialle, che conserva.
All'arrivo di Demetra, ovviamente in ricerca di Persefone, Ciane, resa muta da Ade, lascia galleggiare lo scialle nella sorgente e Demetra capisce immediatamente tutto.
Ciane è strettamente legata al colore blu (o ciano), ed è uno spirito rappresentante gli stati d'animo malinconici.
I Siracusani ogni anno celebravano delle feste chiamate Coree, in onore di Core (altro nome di Persefone), istituite da Eracle, durante le quali alcuni tori venivano immersi nella fonte Ciane. A Ciane sono state dedicate le porte sacre agrigentine che si trovano in prossimità del sepolcro siracusano.



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