Cassandra
- Alla scoperta del mito
- 13 apr
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Figlia di Ecuba e di Priamo, re di Troia, fu sacerdotessa nel tempio di Apollo da cui ebbe la facoltà della preveggenza.
Secondo la versione più accreditata, Apollo le donò la dote profetica in cambio del suo amore, ma lei, una volta ricevuto il dono, rifiutò di concedersi; adirato, il dio le sputò sulle labbra e con questo gesto la condannò a restare sempre inascoltata.
E furono infatti tante le volte in cui non venne prestato ascolto alle sue profezie.
Ancora bambina, predisse per Paride il ruolo di distruttore della città di Troia, e quando il ragazzo arrivò in città chiese al padre di ucciderlo, ma questi lo fece ritornare al rango originale di principe.
Predisse il rapimento di Elena, e quando fu introdotto a Troia il celeberrimo cavallo di legno, rivelò a tutti che al suo interno vi erano soldati greci. Solo Laocoonte credette alle sue parole e si unì alla sua protesta, venendo per questo punito dalla dea Atena (o da Poseidone in alcune versioni), favorevole ai greci, che lo fece uccidere da due serpenti marini assieme ai figli.
Dopo la guerra di Troia, Cassandra venne presa in ostaggio da Agamennone e fu portata a Micene. Qui predisse al sovrano la sua rovina, ma quest'ultimo non volle credere alle sue parole, cadendo così nella congiura organizzata contro di lui dalla moglie Clitemnestra e da Egisto, nella quale morì anche la stessa Cassandra.
Al giorno d'oggi è frequente l'attribuzione dell'appellativo "Cassandra" alle persone che annunciano eventi sfavorevoli e che non vengono credute.
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