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Atteone



Atteone

Nipote di Apollo, e figlio di Aristeo e di Autonoe, Atteone venne allevato dal centauro Chirone, il quale gli insegnò le tecniche di caccia.


Secondo il mito, durante una battuta di caccia, Atteone sentì il rumore di una fonte d'acqua poco lontana e decisi di andare ad abbeverarsi.


Per sua sfortuna, nella stessa fonte si trovava la dea Artemide che, insieme alle sue ninfe, era intenta a lavarsi.


La dea era rinomata per la sua purezza e per il fatto che nessun uomo l'avesse mai vista nuda, e quindi quando una delle ninfe le riferì della presenza del giovane cacciatore, Artemide andò su tutte le furie.


Per impedire al ragazzo di andare in giro a parlare dell'accaduto gli spruzzò dell'acqua in faccia e lo trasformò in un cervo.


Atteone si accorse della trasformazione solo specchiandosi nell'acqua, e i suoi muggiti di terrore attirarono i cinquanta cani appartenenti alla sua muta, che lo raggiunsero e lo sbranarono.


I cani, una volta divorato Atteone, si misero alla ricerca del loro padrone per tutta la foresta, riempiendola di dolorosi lamenti. Più tardi giunsero nella caverna di Chirone il quale donò loro un'immagine del loro padrone per attenuare il loro dolore.



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