Atena e Poseidone
- Alla scoperta del mito
- 13 apr
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Cecropia, dal nome del suo sovrano Cecrope, era una città circondata dal mare e che si manteneva sulla pesca.
Tra i suoi abitanti era molto il diffuso il culto di Poseidone e per questo, un giorno, il dio chiese ai cittadini di consacrare a lui la città e cambiare il nome in Posedonia, offrendo loro maggiori benedizioni e prosperità.
Poseidone piantò quindi al suolo il suo tridente e dal foro ne scaturì immediatamente una sorgente.
Durante il discorso del dio, però, scese dal cielo una foschia. Da questa foschia si rivelò Atena, anch'essa desiderosa che le venisse consacrata la città.
La dea offrì ai cittadini la conoscenza di arti e scienze e inoltre, piantando la lancia nel terreno, donò loro un immenso albero d'ulivo col quale il popolo avrebbe potuto nutrirsi e produrre olio per lampade e fuoco per scaldarsi.
Cecrope, per evitare di indispettirsi una delle due divinità, lasciò al popolo il compito di scegliere a quale dio consacrarsi.
Il popolo fu immediatamente diviso. Gli uomini, marinai e pescatori, si misero dalla parte di Poseidone, mentre le donne, avvezze al focolare, scelsero Atena.
Vista la maggioranza delle donne rispetto agli uomini, la città venne consacrata ad Atena e il nome cambiato in Atene.
Poseidone però non intendeva rassegnarsi, e sfidò Atena a duello.
Mentre i due stavano per iniziare a combattere, Zeus li interruppe, decidendo di porre la questione al consiglio delle divinità.
Esposta la questione Zeus chiese a tutti i presenti di esprimere il loro parere; ancora una volta le divinità maschili si posero dalla parte di Poseidone, mentre quelle femminili dalla parte di Atena; e ancora una volta vinse Atena, stavolta per un solo voto.
Infuriato, Poseidone decise di rendere difficile la vita agli ateniesi e scatenò loro contro tempeste e maremoti.
Gli ateniesi si recarono quindi dall'Oracolo di Delfi per cercare di trovare una soluzione alla furia del dio. L'Oracolo rispose che avrebbero dovuto ingraziarsi Poseidone con un tempio e che, soprattutto, avrebbero dovuto punire le loro donne, in quanto causa dell'ira del dio dei mari.
Il tempio venne costruito a Capo Sunio, e le donne vennero punite togliendo loro il diritto di voto.
Poseidone si ritenne soddisfatto e tornò a guardare con benevolenza la nuova città di Atene, che di lì a poco prosperò come praticamente nessun'altra città della Grecia.
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