Atena e Pallade

Atena, figlia guerriera di Zeus, aveva una carissima e leale amica di nome Pallade, figlia di Tritone e nipote di Poseidone.

Le due trascorrevano moltissimo tempo insieme soprattutto allenandosi sotto il vigile sguardo di Tritone, che insegnò loro l'arte della guerra. Educò le ragazze (soprattutto Pallade, in quanto Atena era nata già "pronta") all'uso di lancia e scudo, di arco e frecce, e a combattere con la spada.

Quando ebbe la sensazione di aver insegnato loro abbastanza, Tritone organizzò per le ragazze un combattimento amichevole riproducendo una scena di guerra, e diede loro l'obiettivo di disarmare l'avversaria.

Tantissime divinità giunsero a osservare lo scontro, e ovviamente anche Zeus decise di assistervi.

Quando il combattimento iniziò, Atena e Pallade iniziarono a scontrarsi usando le lance; entrambe lottavano al massimo delle loro possibilità, e il pubblico ne fu estasiato.

In un primo momento pareva che Atena stesse avendo la meglio, ma dopo qualche istante Pallade si riprese e iniziò a sovrastare la dea.

La figlia di Tritone combatteva ora con rinnovato vigore ed entusiasmo, e proprio quando era sul punto di disarmare Atena, Zeus ci mise lo zampino...

Temendo per l'umiliazione di vedere la figlia sconfitta, il re degli dèi agitò la sua egida distraendo Pallade, che abbagliata dalla magnificenza dello scudo dimenticò di essere in combattimento, dando così modo ad Atena di recuperare forze e posizione.

Atena, ignara della situazione, ripresa la lancia e, convinta che Pallade parasse o schivasse, affondò il colpo, che invece colpì in pieno petto l'amica.

Con un terribile urlo Atena si precipitò ad aiutare Pallade, ma era troppo tardi. Pallade era morta.

Piena di rimorsi e senso di colpa, Atena eresse una statua con le sembianze dell'amica e le diede il nome di Palladio.

Il Palladio venne reso un oggetto sacro e piazzato nella città di Troia, con la promessa che finché il Palladio fosse stato al suo posto, Troia non sarebbe mai stata conquistata. E così fu, fin quando non venne rubato da Odisseo.

Inoltre la dea aggiunse il nome di Pallade al suo, facendosi conoscere da quel momento in poi come Pallade Atena.