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Aracne



Aracne

Nata e vissuta a Colofone, antica città della Grecia nella regione della Lidia, Aracne era una piccola bambina, figlia di tessitori, alla quale piaceva giocare coi fili di lana.


Man mano che cresceva le sue abilità miglioravano sempre di più, e i nobili facevano a gara per avere i suoi lavori nelle proprie case.


Addirittura le ninfe lasciavano i loro nascondigli per contemplare le creazioni di Aracne.


E furono proprio le ninfe a dire alla ragazza che il suo talento doveva per forza esserle stato donato da Atena, protettrice dei tessitori.


Aracne si imbestialì e rispose che i suoi lavori erano solo merito del duro lavoro e che Atena non aveva nessun ruolo, anche perché non si era mai nemmeno fatta vedere.


Atena venne a sapere della reazione della ragazza e volle appurare in prima persona le doti della tessitrice. Prese quindi le sembianze di una vecchina e andò alla bottega di Aracne.


Vedendo che il lavoro era effettivamente ottimo, decise di metterla sulla buona via invece che punirla per le sue parole.


Sempre sotto forma di anziana signora le disse che apprezzava i suoi lavori e che avrebbe dovuto davvero essere grata ad Atena per il talento donatole, ma la ragazza ancora una volta rifiutò l'idea e disse che le sue opere erano decisamente migliori di quelle della dea.


Atena quindi si rivelò, imbestialita, e le propose una sfida.


Le due iniziarono subito a tessere; Atena realizzò una splendida scena che raffigurava la sua vittoria su Poseidone, ma quando vide l'opera di Aracne, ossia Zeus trasformato in toro per sedurre Europa, rimase stupita.


La dea non trovò nemmeno un difetto nel lavoro di Aracne e lo strappò per la rabbia, inoltre maledisse e punì la ragazza trasformandola in un ragno.


Ma la dea non si rese conto che dotando Aracne di otto zampe, questa avrebbe potuto tessere tele di qualità ancora più sopraffina...



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