Apollo e Pan
- Alla scoperta del mito

- 13 apr
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Pan, dio dei boschi, era parecchio disprezzato tra i suoi pari, ma grazie alla sua abilità col flauto riuscì a essere apprezzato ovunque andasse almeno tra i mortali.
Il dio aveva l'abitudine di girovagare tra boschi e radure con i suoi amici, e per un periodo si accompagnò spesso con re Mida, ritiratosi a vita campestre dopo la disavventura col potere del tocco dorato.
Grazie alle lodi di chi lo ascoltava, Pan cominciò a credere di essere il più grande musicista di sempre, e ovviamente iniziò anche a vantarsi della cosa.
Un giorno però una ninfa gli disse che secondo lei era Apollo il più grande musicista esistente.
Pan, infuriato, non perse nemmeno un attimo a lanciare una sfida al dio del sole e della musica.
La sfida di Pan giunse ad Apollo, che raggiunse immediatamente il luogo per lo scontro musicale.
I due, di fronte a una enorme folla formata da divinità, ninfe e ogni altro tipo di creatura, iniziarono subito a suonare.
Pan prese il suo flauto, e iniziò il concerto. La melodia entusiasmò tutti gli ascoltatori, e quando ebbe finito venne sommerso da applausi e grida di approvazione.
Un vero e proprio tripudio.
Apollo non si fece impressionare, accordò la lira e suonò la sua musica.
L'armonia era assoluta e il pubblico fu in lacrime per l'emozione suscitata dalle sue note.
Al termine dell'esibizione ninfe e fauni portarono Apollo in trionfo, decretandolo vincitore senza dubbio alcuno.
Mida però prese la parola e, più che altro per consolare l'amico, disse che a lui era piaciuta di più la melodia di Pan.
Apollo, in cerca di un consenso unanime, non la prese bene.
Rimproverò e insultò Mida sostenendo che le sue orecchie non funzionassero bene e che forse avrebbe dovuto cambiarle... e in un batter d'occhio fece crescere a Mida due enormi orecchie da asino.



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