'A vecchia e Mattavona
- Grazia Manfellotto
- 18 apr
- Tempo di lettura: 3 min

…o la leggenda di Amelia, la Strega del Vesuvio?
E cosa c'entra Walt Disney con tutto questo?
Mettetevi comodi, ché faremo del nostro meglio per schiarirvi le idee!
Bentornati per un altro appuntamento di inizio settimana!
Il pezzo di oggi ha posto parecchi quesiti sul titolo da dargli: evidenziare l'aspetto meno conosciuto della vicenda o puntare sul noto personaggio dei fumetti?
E che collegamento c'è tra le due cose?
Noi partiremo dalle origini fino ad arrivare alla "nascita" di Amelia, augurandoci che possiate gradire questo viaggio nel tempo e nello spazio!
Stavolta ci troviamo in Campania, alle pendici di quello che probabilmente è uno dei vulcani più famosi del mondo: il Vesuvio. Più precisamente siamo nel 1858, quando il vulcano partenopeo eruttò in maniera tanto violenta da riempire, con le sue abbondanti colate di lava, un profondo burrone nelle sue immediate vicinanze, noto con il nome di "Fosso Grande".
Da allora il fosso diventò un tratto percorribile a piedi, e ciò comportò un lungo periodo di spavento e angoscia agli abitanti limitrofi. I contadini residenti nelle vicinanze infatti cominciarono a sentire, durante la notte, delle urla agghiaccianti, senza riuscire a capire da dove provenissero. Decisero quindi di organizzare per parecchio tempo delle ispezioni della zona, percorrendo in lungo e in largo proprio quel terreno che un tempo era definito "Fosso Grande, ma, non trovando mai alcuna risposta concreta a tale situazione, rientravano sempre nelle loro abitazioni stanchi e sconsolati.
Attanagliati dalla paura ed esausti per le numerose notti insonni, decisero di eliminare le loro ultime incertezze e si rivolsero a una fattucchiera che viveva proprio alle pendici del Vesuvio, nota come " 'a Vecchia 'e Mattavona". La donna ascoltò con attenzione la vicenda, dopodiché chiese di farsi accompagnare sul luogo da cui provenivano tali urla terribili. Una volta sul posto, la strega aspettò il manifestarsi del fenomeno, e solo in quel momento pronunciò frasi in una lingua strana e incomprensibile per tutti gli altri, incantesimi arcaici che ebbero il potere di far cessare quelle urla tanto spaventose per sempre. Una strega dedita quindi alla "magia bianca", ossia quella magia utilizzata per fare del bene e non per creare danni alle persone.
Tale "Vecchia 'e Mattavona" pare non fosse l'unica strega della zona: altrettanto note nella tradizione popolare sono 'A Ciaciona 'e Pugliano (altro nome di Ercolano) e Donna Teresa dei Mastrojanni di Torre del Greco.
Tuttavia, solo la "Mattavona" ha oltrepassato i confini nazionali arrivando addirittura oltreoceano, e qui ci riallacciamo alle prime righe del post.
La leggenda appena narrata ha infatti ispirato Carl Barks, celebre disegnatore della Disney, nella creazione dell'eterna nemesi di Zio Paperone, Amelia. La nota fattucchiera "che ammalia" comparve per la prima volta nel 1961; viveva proprio alle pendici del Vesuvio in compagnia del fidato corvo Gennarino, e poco dopo la sua creazione diventò talmente amata come personaggio che fu caratterizzata sempre meglio dai disegnatori successivi, i quali le donarono addirittura le fattezze di Sophia Loren.
Un altro omaggio a questa affascinante figura è presente anche nel film d'animazione "Totò Sapore e la magica storia della pizza", in cui troviamo una strega fatta di lava incandescente che si chiama proprio Vesuvia.
Chiudiamo il post con un'ultima curiosità per gli amanti dell'argomento: pare sia possibile visitare la casa dell'ammaliante fattucchiera Disney alle pendici del famoso vulcano. Come? Percorrendo l'incantevole sentiero della Riserva Tirone, nel Parco Nazionale del Vesuvio. All'interno dell'abitazione, ricavata da une delle postazioni antiaeree utilizzate durante la seconda guerra mondiale, sarà possibile ritrovare quell'atmosfera magica e spettrale che ha sicuramente alimentato la leggenda per così tanti secoli, ispirando addirittura la creatività di artisti dall'altra parte del mondo.
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