Yumboes - Il Piccolo Popolo del Senegal
- Alla scoperta del mito
- 3 giorni fa
- Tempo di lettura: 1 min

I Yumboes, noti anche come Bakhna Rakhna ("le Persone Buone"), fanno parte del folclore del popolo Wolof del Senegal.
Queste creature fatate sono descritte come alte circa sessanta centimetri, con pelle perlacea e bianca e capelli d’argento – caratteristiche sovrannaturali comuni anche in altre tradizioni africane, dove il bianco simboleggia il mondo degli spiriti.
I Yumboes si legano a una famiglia umana prescelta, che proteggono con affetto. Quando un membro della famiglia muore, questi spiriti mostrano grande compassione, partecipando sinceramente al lutto. È tradizione che danzino sulla tomba del defunto, un gesto rituale che unisce omaggio e dolore.
Vivono sotto le colline Paps, a pochi chilometri nell’entroterra dell’Isola di Gorée, e durante le notti di luna piena emergono per danzare alla luce argentea e banchettare. Le loro tavole sontuose sono servite da servitori semi-invisibili, di cui si vedono solo mani e piedi. Curiosamente, ai loro festini sono benvenuti sia locali che stranieri.
I Wolof raccontano che i Yumboes vivono una vita simile a quella degli esseri umani, con abitudini e necessità quotidiane. Di notte, possono essere avvistati in piccole barche da pesca, alla ricerca di uno spuntino. Ma, a differenza degli uomini, non sanno accendere il fuoco: rubano piccoli pezzi ardenti dai falò degli uomini, giusto il necessario per arrostire il pesce.
Sono ghiotti di mais, che spesso sottraggono dalle dispense umane. Ma la loro vera passione è il vino di prugne, soprattutto quando è fermentato e divenuto acido: in quel caso lo bevono con entusiasmo, fino all’ebbrezza.
Quando sono ubriachi, si lasciano andare a danze sfrenate, canti ad alta voce, percussioni rumorose e comportamenti esuberanti.
Comments