Mansa Musa - L'uomo più ricco mai esistito
- Alla scoperta del mito

- 15 mag
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Anche conosciuto come Musa I del Mali, Mansa Musa è stato uno dei sovrani più ricchi della storia, con il suo regno che raggiunse l'apice nel XIV secolo.
Nipote di Sundjata Keita, fondatore dell'Impero del Mali, Mansa Musa nacque nel 1280 e sin dalla giovinezza fu istruito sui principi dell'Islam oltre che sulla storia del suo popolo, e fu allevato in un ambiente pieno di privilegi e responsabilità, sempre circondato da consiglieri e precettori fino quando, nel 1312, salì al trono succedendo ad Abubakari II.
In quell'epoca la principale fonte di ricchezza dell'Impero del Mali era l'oro, di cui la regione vantava alcune delle miniere più ricche e produttive del mondo, al punto che si stima la specifica regione del Mali fosse responsabile di quasi i due terzi della produzione di oro mondiale.
Tali miniere erano sotto diretto controllo del re, e rappresentavano la maggior parte del suo potere finanziario.
Posizionato tra il deserto del Sahara e le foreste dell'Africa occidentale, l'Impero del Mali aveva un'importanza strategica che lo rendeva un punto centrale delle rotte commerciali transahariane che collegavano il Nord Africa alle zone a sud del deserto.
Tantissime carovane erano letteralmente obbligate ad attraversare l'Impero trasportando oro, sale, avorio, e prodotti di valore, e tutti dovevano pagare gabelle e tributi a Mansa Musa, che riscuoteva tasse anche dai suoi sudditi e dai piccoli regni sotto il suo controllo.
Infatti città come Timbuktu e Gao divennero importantissimi snodi commerciali sotto il diretto controllo dell'Impero, approfittando sia della già citata posizione geografica, sia della relativa pace di cui l'Impero godeva in quel periodo.
Particolarmente celebre fu inoltre il pellegrinaggio alla Mecca intrapreso da Mansa Musa tra il 1324 e il 1326, ricordato non solo per il suo significato religioso ma anche per l'impatto politico ed economico che ebbe per l'Impero del Mali.
Partito, secondo alcuni storici, con oltre 60000 uomini e 12000 schiavi carichi di almeno un lingotto d'oro a testa, e 80 cammelli che trasportavano ognuno 50kg di oro in polvere, il pellegrinaggio diede infatti a Mansa Musa l'opportunità di interagire con leader e funzionari di altri nazioni per stringere accordi e far conoscere quanto più possibile il nome dell'Impero.
Memorabile fu il suo arrivo in Egitto, dove elargì una tale quantità d'oro che pare causò un periodo di inflazione durato dodici anni.
Leader giusto, generoso e saggio (tra le altre cose sapeva scrivere in arabo, fondò università islamiche e istituì la festa di fine ramadan), Mansa Musa divenne ben presto una figura leggendaria in tutta l'Africa Occidentale, e alla sua morte, nel 1337, l'Impero del Mali non poté far altro che iniziare un lento declino iniziato con il regno di suo figlio Maghan I, che fu infatti uno dei sovrani più dissoluti di sempre.
Tuttavia le ricchezze dell'Impero erano talmente sconfinate che rimase potente e influente per ancora svariati decenni.
Secondo il sito statunitense Celebrity Net Worth, che ha analizzato le fortune degli uomini più ricchi della storia armonizzandole al tasso di inflazione attuale, Mansa Musa sarebbe stato l'uomo più ricco di sempre con un patrimonio che andava dai 400 miliardi di dollari (stima più bassa) a circa 800 miliardi (stima più alta).



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