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Regina Amanirenas


Amanirenas

Il popolo nubiano può far risalire le proprie origini alla terra di Kush, in quello che oggi è conosciuto come Sudan. I loro vicini settentrionali, gli egiziani, si riferivano alla Nubia come “Ta-Seti” che significa “Terra degli archi”. Questo perché i cacciatori e i guerrieri nubiani erano noti per eccellere come arcieri.


Tra il popolo nubiano, il tiro con l'arco non era limitato agli uomini, poiché anche le donne mostravano abilità adeguate. Ciò ha dato origine a un certo numero di donne guerriere e regine nubiane.

La più famosa delle quali fu la regina Amanirenas di Nubia, conquistatrice dei romani.

Insediatasi sul trono dei Kush alla morte di suo marito Teriqetas, morto in battaglia, Amanirenas è passata alla storia per essere stata una delle regnanti donna più conosciuta e agguerrita del mondo antico.


Conosciuta anche come la "Regina con un solo occhio", proprio per via di una ferita in battaglia, oltre che per le sue tattiche di guerra e per il suo ardore in battaglia, è ricordata per aver prima tenuto testa e poi aver ottenuto un negoziato con l'uomo più potente di quel periodo, ossia Cesare Augusto.

Durante il suo regno infatti i Romani si stavano espandendo e conquistando numerosissimi territori, come ad esempio la Bretagna e l'Egitto.

E proprio dopo la conquista dell'Egitto, l'esercito Romano iniziò a spingere verso sud, minacciando i territori Kushiti e il popolo nubiano.

Amanirenas non restò però a guardare, e invece di aspettare le offensive dei romani decise di prendere lei l'iniziativa e guidò migliaia di uomini in attacchi contro i territori romani.


La regina Amanirenas guidava il suo esercito dal fronte, con suo figlio al suo fianco. Questo attacco a sorpresa ebbe molto successo e conquistò tre importanti città romane.

Durante uno di questi attacchi ordinò ai suoi soldati di decapitare una statua di bronzo di Augusto e di portarle la testa.


Amanirenas prima inveì con disprezzo verso la testa della statua, e poi "la seppellì la testa mozzata del glorioso Augusto sotto i gradini di un tempio dedicato alla vittoria" (Strabone), in modo che ogni nubiano che entrasse o uscisse dal tempio calpestasse simbolicamente la testa dell'imperatore romano.

Dopo circa tre anni di guerra e battaglie, l'Impero Romano riuscì finalmente a convincere la regina a sedersi quantomeno a un tavolo di negoziato, dal quale Amanirenas ne uscì con un accordo di non belligeranza verso il suo regno per i successivi trecento anni, oltre alla cancellazione di ogni sorta di tassa.

Dopo aver speso l'intera vita a combattere per il suo regno, Amanirenas morì nel 10 a.C., ed è solo grazie a lei se l'intero regno kushita non scomparve nel preciso istante in cui i Romani vi poggiarono gli occhi.


Regno Kush che scomparve circa quattrocento anni dopo, e le cui rovine sono state studiate solo a partire dagli inizi del 1900. Ed è proprio datato 1912 il ritrovamento della famosa testa di bronzo di Augusto, oggigiorno esposta al British Museum di Londra.

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