top of page

Simon Mago

Simon Mago

Simon Mago fu un taumaturgo e stregone gnostico, considerato un demone dai suoi oppositori cristiani, che sostenevano che avesse ottenuto i suoi poteri dal Diavolo.

Simon Mago divenne quindi l’archetipo dell’eretico e del mago nero.


Simon proveniva dalla Samaria e, attratto dal Cristianesimo e dai miracoli ad esso associati, si convertì alla fede grazie a Filippo Evangelista.


Secondo gli Atti degli Apostoli 8:9-24, Pietro e Giovanni furono inviati in Samaria per conferire lo Spirito Santo alla popolazione mediante l’imposizione delle mani.

Quando Simon assistette al loro lavoro soprannaturale, offrì denaro agli apostoli dicendo: “Date anche a me questo potere, affinché su chiunque io imponga le mani riceva lo Spirito Santo.”

Gli apostoli, indignati che Simon pensasse di poter comprare un potere sacro, lo cacciarono dalla Chiesa, e Pietro gli disse: “Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai pensato di ottenere il dono di Dio con denaro.”

Dopo questo episodio, il nome di Simon diede origine al termine simonia, il peccato di comprare o vendere un ufficio ecclesiastico.


Simon viaggiò poi a Roma, dove impressionò la popolazione con le sue abilità occulte, e successivamente in Egitto, dove si dice apprese l'abilità di rendersi invisibile, levitare, spostare oggetti con la mente, manipolare il fuoco senza danni e trasformarsi in un animale.

Tali abilità colpirono l'imperatore romano Nerone, che lo nominò mago di corte.


Secondo gli Atti di Pietro, un testo apocrifo, l’apostolo Pietro andò a Roma per sfidare Simon e smascherarlo come impostore. I due cercarono di superarsi a vicenda con imprese magiche, e si dice che Simon sia morto tentando di levitare dalla sommità del Foro Romano, cadendo al suolo e rompendosi le gambe.


A Simon è attribuita la fondazione di una setta gnostica che divenne nota come i Simoniaci.

Commenti


Donazione
1 €
5 €
10 €
20 €
50 €
100 €
bottom of page