Oracolo di Delfi
- Alla scoperta del mito

- 22 apr
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Proprio ai piedi del monte Parnaso sorgeva un luogo sacro a tutta la popolazione ellenica, l'Oracolo di Delfi.
La sua origine è fatta risalire allo scontro tra Apollo e il serpente Pitone, mandato da Era a perseguitare Leto, amante di Zeus e madre di Apollo e Artemide.
Dopo aver sconfitto la vipera, Apollo decretò che su quelle pietre si sarebbe dovuto costruire un tempio in suo onore, e visto che Apollo era considerato anche il dio delle profezie, il tempio dell'Oracolo di Delfi divenne ben presto il più importante sotto questo punto di vista.
Comandanti, nobili, e sovrani, erano soliti recarsi a consultare l'Oracolo prima di una qualunque decisione importante da prendere.
Nessuna guerra, nessuna alleanza, e nessuna spedizione, avveniva se prima non si era sentito il verdetto dell'Oracolo.
Nel tempio di Apollo c'era una camera sotterranea nella quale solo le sacerdotesse potevano entrare e, secondo la tradizione, una volta lì inalavano i gas emanati dal corpo sepolto di Pitone. Questo gas, insieme al volere di Apollo, dava alle sacerdotesse il potere della profezia.
Prima di fare una qualsiasi domanda all'Oracolo, il visitatore doveva sottoporsi a un processo di purificazione, che consisteva nel lavarsi in una fontana sulla quale c'era la seguente iscrizione: "Per un buon pellegrino basta una goccia, per uno cattivo non basta l'oceano".
Dopo il lavaggio era necessario effettuare un sacrificio agli dèi: bisognava uccidere un agnello o un uccello, e in seguito un sacerdote avrebbe cercato segni divini tra le interiora dell'animale.
La domanda posta all'Oracolo veniva scritta su una tavola di argilla e consegnata alle sacerdotesse.
Queste, inebriate dai gas, entravano in una sorta di ipnosi e iniziavano a sospirare parole criptiche che venivano trascritte dai sacerdoti.
Molto spesso le risposte erano misteriose ed enigmatiche, e ovviamente difficili da interpretare.
Tuttavia, le persone del tempo assegnavano alle profezie un alto tasso di accuratezza, attribuendo eventuali errori solo a cattive interpretazioni da parte dei richiedenti.
La gloria dell'Oracolo durò per secoli, fino al momento del declino giunto per mano dell'imperatore romano Nerone, che ordinò alle sue legioni di saccheggiare il tempio.
Più di cinquecento statue vennero rubate e portate a Roma, e con il sopravvento del Cristianesimo, l'Oracolo venne considerato luogo pagano e definitivamente chiuso dall'imperatore Teodosio nel 395.



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