Oltretomba Giapponese
- Alla scoperta del mito
- 14 mag
- Tempo di lettura: 1 min

La concezione shintoista della morte prevede che l'anima sia immortale, e che alla morte dell'essere umano, l'anima passi a un altro livello di esistenza.
Sempre secondo lo shintoismo, il mondo fisico e metafisico è diviso in tre sezioni, di seguito descritte:
Ashihara-no-Nakatsukuni: letteralmente "Paese centrale delle canne da pianura", è in pratica il mondo nel quale viviamo.
Takamagahara: "Piane paradisiache", ed è appunto il paradiso. Un luogo con vegetazione rigogliosa, dove le divinità vivono governate da Amaterasu. Qui arrivano le anime degli umani che diventano Kami, ossia che ascendono al grado di divinità.
Yomi: l'inferno. Un luogo buio e sotterraneo nel quale arrivano le anime di tutti i mortali, indipendentemente dalle loro azioni in vita. Su loro regna e presiede Izanami.
A questi tre mondi si accosta il Tokoyo, mondo di cui si sa davvero poco. Si tratterebbe di un altro mondo sotterrano, ma con locazione negli abissi marini.
Secondo una leggenda Buddista prima di raggiungere l'aldilà, le anime dei defunti devono attraversare il fiume Sanzu in uno dei tre punti: un ponte, un guado o un tratto profondo e pieno di serpi. Il peso delle colpe commesse in vita determina quale percorso il defunto dovrà percorrere ed è credenza comune che un totale di sei mon debba essere pagato prima che all'anima sia concesso di attraversare il fiume. Questa credenza si esprime nei funerali giapponesi, dove il prezzo da pagare è posto nella cassa assieme al morto.
Si ritiene folkloristicamente che il fiume Sanzu si trovi nei pressi del Monte Osore, una zona desolata del Giappone settentrionale.
Comments