Olga di Kiev
- Alla scoperta del mito

- 15 mag
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Circondata da un alone di mistero, di lei si sa che era una principessa ucraina e che fu la prima governante donna nella storia della Russia.
Divenne regina nel 945 dopo che suo marito Igor fu ucciso, e data la troppo giovane età di loro figlio, la corona venne assegnata a lei.
La sua prima, e praticamente unica, azione da reggente fu vendicarsi della morte del marito.
Fece infatti catturare l'assassino e lo fece uccidere versandogli acqua bollente addosso.
La regina però non si fermò a questo, e decise di sterminare l'intero villaggio dal quale veniva l'uomo, e facendo catturare e seppellire vivi tantissimi uomini.
Fingendo una volontà di resa e di "perdono", invitò poi una delegazione del villaggio a corte, ma non appena questa arrivò fu rinchiusa in una sauna alla quale venne dato poi fuoco.
Chiese inoltre come tributo a tutti i superstiti del villaggio un passero e un piccione per ogni casa, ma non fu altro che un ennesimo inganno finalizzato alla vendetta.
Infatti dopo che i popolani le spedirono il loro tributo, Olga diede ad ogni soldato del suo esercito un piccione o un passero, e vi fece attaccare alle zampe un pezzo di zolfo avvolto in pezzi di tessuto; al sopraggiungere della notte, fece poi incendiare lo zolfo e rilasciare i volatili. Gli uccelli tornarono ai loro nidi, situati perlopiù sui tetti delle case, incendiando l'intera città.
Inaspettatamente, dopo questa carneficina, Olga si convertì al cristianesimo, ricevette il battesimo nel 957 e ad oggi è addirittura venerata come santa dalla Chiesa cattolica e dalle Chiese ortodosse.



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