Nuno sa Punso
- Alla scoperta del mito

- 19 mag
- Tempo di lettura: 2 min

Un nuno sa punso (lett. "vecchio del tumulo") è una creatura del folclore delle Filippine rappresentato sotto forma di spirito simile a un nano che vive nei formicai o, appunto, in tumuli di termiti.
Ogni volta che si deve abbattere un albero o occupare un pezzo di terra vergine si deve chiedere il permesso al nuno per evitare i problemi che questo potrebbe causare nell'eventualità che si vada a danneggiare la sua dimora.
Descritto come un vecchio dalla lunga barba, è un esserino facilmente irritabile e molto vendicativo con chi è poco attento nei confronti della natura e del suo habitat in particolare. Tra le maledizioni che il nuno può lanciare troviamo gonfiore o dolore ai piedi, vomito di sangue, urina nera e crescita eccessiva di peli sulla schiena.
Affinché un nuno possa maledire con successo una persona, il trasgressore deve essere nelle immediate vicinanze del nuno. Se l'intruso è nel raggio d'azione, il nuno può sputargli su qualsiasi parte del corpo. Il trasgressore sperimenterà quindi dolori o indolenzimento sulla parte interessata del corpo.
Nelle Filippine è opinione comune che se la medicina moderna non è in grado di curare una particolare malattia, allora il disturbo può essere dovuto alla maledizione di un nuno.
La vittima viene quindi portata da un albularyo (una sorta di guaritore/stregone), che esegue un rituale noto come "pagtatawas", che consiste nello sciogliere un pezzo di allume su un cucchiaio e versare poi la materia fusa in una bacinella d'acqua. Quando l'allume si raffredda l'albularyo è poi in grado di interpretare le forme che si vengono a creare per stabilire le cause della malattia.
Alla famiglia della vittima può essere chiesta un'offerta al nuno come cibo o bevande, e se dopo l'offerta la vittima è ancora malata può essere necessario chiedere personalmente il perdono al nuno.
Per evitare di causare problemi ai nuno, ai bambini viene detto di non giocare molto all'aperto e di tornare non appena si fa buio, cercando di fare meno rumore possibile.
E nel caso si debba per forza passare su un formicaio è importante dire "tabi tabi po", che vuol letteralmente significare "per favore, spostatevi", in modo da avvisare il nuno del passaggio.
È possibile uccidere un nuno catturandolo e schiacciandogli la testa tra le dita, anche se il metodo non è raccomandato perché si potrebbe incorrere nelle ire degli altri nuno presenti nelle vicinanze.



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