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La Voisin


La Voisin

Catherine Deshayes, meglio conosciuta come "La Voisin", dal cognome del marito, Catherine era una abilissima esperta di veleni e una presunta strega.


Sospettata di aver ucciso tra le mille e le duemilacinquecento persone durante svariate messe nere, la donna venne condannata per stregoneria e bruciata viva il 22 febbraio 1680 a Parigi, sulla Place de Grève.


Nata a Parigi nel 1640, la donna divenne famosa (e ricca) nel proprio quartiere, iniziando a praticare la chiromanzia e occupandosi di medicina, in particolare aiutando giovani donne ad abortire.


L'evento dell'arresto, e della morte, de La Voisin ebbe parecchie ripercussioni negli ambienti dell'alta aristocrazia francese, a causa soprattutto del legame tra la donna e Madame de Montespan, amante ufficiale del re Luigi XIV. Fu proprio il contatto tra le due donne e la serie di "commissioni" che la de Montespan chiedeva a La Voisin a far partire il famoso "affare dei veleni", scandalo sviluppatosi tra 1679 e il 1682.


Dopo una serie di misteriosi morti a corte, Luigi XIV fece aprire delle indagini per scoprire chi fosse responsabile degli avvelenamenti che causavano tali decessi.


I vari indizi portarono alla casa de La Voisin, dove vennero trovate urne contenenti grasso umano, feci, sangue, seme e addirittura una fornace dove, leggenda vuole, ci fossero resti di feti umani.


La Voisin fu arrestata proprio all'esterno della chiesa di Notre-Dame de Bonne-Nouvelle, e sotto interrogatorio la donna rivelò buona parte della rete di collaboratori e collaboratrici della quale si avvaleva, a ogni livello della società.


Il 27 dicembre 1679, Luigi XIV emanò un ordine affinché l'intera rete venisse sterminata con tutti i metodi possibili indipendentemente dal rango, dal sesso o dall'età.


Dopo oltre 24 ore di interrogatorio, Catherine confessò di aver ucciso circa duemila neonati durante le messe nere, e di aver venduto veleni in quantità tale da uccidere migliaia di persone.


Non venne però mai torturata, in quanto si temeva che avrebbe potuto rivelare nomi di persone influenti se fosse stata interrogata sotto tortura.


La sua lista di clienti, l'organizzazione delle messe nere, il suo rapporto con la Montespan e il tentativo di uccisione del re furono confermati e ufficializzati solo dopo la sua morte, quando furono narrati dalla figlia e confermati da testimonianze incontaminate di altri accusati.

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