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La Linea di San Michele


La linea di San Michele

Prima di tutto, cos'è la linea di San Michele? È una retta immaginaria lunga più di duemila km, che è possibile disegnare se si provano a unire delle determinate chiese, partendo dall'Irlanda e arrivando fino a Israele. È conosciuta con vari nomi: è infatti chiamata anche "Linea del Drago", "Linea Sacra di San Michele" o "Via Michelita o Micaelica". Quest'ultimo nome in particolare si riferisce anche a un'antica via di peregrinazione che partendo dal Lazio arriva fino in Puglia, e deve la sua origine sempre al forte culto sulla figura del Santo.


Proprio sulla base di tale culto così sentito, e sulla storia del Santo così affascinante, nasce appunto questa linea, che rappresenterebbe la lama impugnata dall'Arcangelo per sconfiggere il Diavolo e rispedirlo negli Inferi. La linea di San Michele è considerata una delle numerose "ley lines" del mondo, ossia dei tracciati virtuali lungo il planisfero che individuano dei particolari punti energetici e/o spirituali.


Partiamo dal santuario posto più a Nord: esso si trova in Irlanda, è il Monastero di Skelling Michael, e qui l'Arcangelo sarebbe apparso a San Patrizio per supportarlo nella lotta contro il Male. Di tale luogo, e della suggestione che era in grado di suscitare nei fedeli che percorrevano il cammino strisciando e baciandone il selciato, ne parla addirittura lo scrittore Bernard Shaw nel 1910. Il monastero risale al 588, e si trova su un isolotto che lo rende ancor più mozzafiato e spettacolare, al punto che oggi è considerato patrimonio dell'UNESCO.


La seconda chiesa della Linea di San Michele è il monastero di St. Michael's Mount, e si trova in Cornovaglia. La particolarità del posto consiste nell'essere molto simile a Mont Saint Michel: la chiesa è infatti raggiungibile a piedi solo durante la bassa marea, e si trova anch'essa su un piccolo isolotto: precisamente, su una delle 43 piccole isole che compongono l'arcipelago della zona. Qui il Santo sarebbe apparso ai pescatori nel 495, e avrebbe in seguito dato lui stesso indicazioni su come costruire il monastero. I resti dell'antica costruzione sono stati successivamente annessi a una fortezza del XVI secolo.


Passiamo alla nostra terza tappa (purtroppo solo virtuale!) di oggi, e arriviamo alla sopracitata isola di Mont Saint- Michel, in Normandia. Qui l'Arcangelo pare sia apparso nel 708 (alcune fonti dicono 709) al vescovo Auberto di Avaranches, che pare sarebbe stato testimone del combattimento tra il Santo e il Drago. Ad Auberto San Michele chiese un'impresa a dir poco ardua: costruire un monastero a lui dedicato su un piccolo isolotto roccioso e che inoltre, in alcuni periodi, viene anche circondato completamente dalla marea. L'abbazia fu poi edificata definitivamente nel 900, grazie al lavoro dei monaci benedettini.


La linea sacra arriva in Italia, precisamente in Val di Susa, in Piemonte. Il monastero in questione porta il nome di Sacra di San Michele; pare abbia ispirato Umberto Eco per il romanzo "Il nome della rosa", ed è considerato giustamente e a tutti gli effetti un simbolo della regione. Fu costruito tra il 983 e il 987, a circa 1000 m di altezza sulla cima del monte Pirchiriano. Stando al racconto, anche qui al vescovo Annuncone apparve San Michele chiedendogli di edificare una chiesa in suo onore. Un'altra versione della storia parla invece del vescovo di Ravenna, che decise di abbandonare la sua carica e ritirarsi per vivere da eremita. Più precisamente, pare volesse costruire una piccola chiesa sul monte Caprasio, posto di fronte al monte Pirchiriano, accatastando qui i materiali per poter erigere la piccola struttura. Un giorno non trovò quanto aveva raccolto nei giorni precedenti, e prestando attenzione vide che alcuni angeli gli stavano spostando suddetti materiali proprio sulla cima del monte Pirchiriano, mentre l'Arcangelo gli confermava il luogo come il posto giusto per costruire l'abbazia.


La quinta chiesa si trova sempre in Italia, stavolta in Puglia, ed è il Santuario di San Michele Arcangelo nel Gargano. La costruzione del monastero in questione inizia nel 493, nei pressi di un'antica grotta considerata sacra perché luogo di apparizione del Santo. Detiene il titolo di "Celeste Basilica" perché consacrata non da esseri umani ma dall'Arcangelo stesso. Una piccola curiosità prima di proseguire il nostro viaggio virtuale: gli ultimi tre siti citati, ossia Mont Saint-Michel, la Sacra di San Michele e il Santuario di San Michele Arcangelo situato nel Gargano sono considerati i più importanti, probabilmente perché sono le tre tappe centrali delle sette totali. Ebbene, tutti e tre i siti sono allineati alla stessa distanza tra loro, con una simmetria di 1000 km esatti tra le tre abbazie.


Riprendendo il nostro racconto, arriviamo in Grecia, al Monastero greco-ortodosso di San Michele Arcangelo di Panormitis, sull'isola di Symi, nell'arcipelago del Dodecaneso. La costruzione dell'abbazia, risalente al 450 circa, è legata al ritrovamento, da parte di una donna dell'isola, di un'effige del Santo. La chiesa fu eretta dunque proprio in virtù dell'immagine sacra e del suo ritrovamento, che tutt'oggi custodisce al suo interno; sullo stesso luogo sorgeva in precedenza un antico tempio dedicato al dio Apollo, a conferma del fatto che tali posti probabilmente erano considerati "speciali" anche dalle popolazioni antiche.


L'ultima tappa della linea sacra è il Monastero di Stella Maris, che si trova in Israele, sul Monte Carmelo. Stando alla tradizione, il monte fu la dimora del profeta Elia, e questo spiega la presenza di una statua a lui dedicata nella grotta del monastero. La chiesa fu edificata nell'epoca bizantina, diventando il luogo di culto del Santo, e fu in seguito distrutta durante la campagna napoleonica del 1799. L'attuale edificio è stato ricostruito negli anni '20 del 1800, e presenta una cupola molto vistosa ed estremamente caratteristica.


Tra le altre interpretazioni fornite sulla Linea Sacra, oltre a quella legata al colpo di spada di cui vi ho già parlato e al suo voler essere quindi un monito per i fedeli da parte del Santo, affinché possano seguire la via della rettitudine, ve ne sarebbe una correlata anche ai fenomeni naturali. Tale retta è infatti perfettamente allineata al tramonto del sole nel giorno del solstizio d'estate, e questo può portare a due considerazioni, una di natura cattolica e l'altra legata a un punto di vista più "pagano". La prima interpretazione è che ciò richiamerebbe la Luce Divina, nonché l'importanza del ruolo che San Michele Arcangelo ha nella tradizione religiosa: sarà lui, infatti, a squillare la tromba del Giudizio Finale, quando la Storia si ricapitolerà e il Regno dei Cieli sarà consegnato a Dio per l'eternità. La seconda visione porta invece a pensare che probabilmente tali luoghi fossero anche in precedenza legati a culti e religioni risalenti alle popolazioni precedenti.


Ciò spiegherebbe l'appartenenza della Linea Sacra alle "ley lines", come detto all'inizio del pezzo, e metterebbe in relazione questi sette punti con i sette chakra, punti energetici del corpo umano secondo l'Induismo, finalizzati a ritrovare e risvegliare l'energia primordiale e divina che circonda l'Universo. Secondo questa visione in questa leggenda vi sarebbe quindi un insieme di tante discipline e conoscenze: la religione, le filosofie orientali, la presenza di energia cosmica legano così, in maniera suggestiva e misteriosa, questi sette luoghi dal fascino e dalla bellezza mozzafiato.

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