L'Uomo Selvaggio
- Alla scoperta del mito
- 20 apr
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Quello dell'Uomo Selvaggio (o Selvatico) è un mito presente, con numerose varianti, in tutto l'arco alpino italiano e anche in alcuni tratti degli Appennini.
Le origini del mito risalgono probabilmente a Enkidu, presente nella mitologia sumera e descritto come "selvato e coperto di pelo", e ai fauni romani, oltre che al biblico Esaù dipinto come "rosso e coperto da un mantello di pelo".
Molto spesso l'Uomo è descritto come un essere umano abbastanza grosso e corpulento, ricoperto da una folta peluria e con caratteristiche bestiali che lo costringono a vivere ben lontano dalla società.
La versione più "famosa" di questo mito è sicuramente quella appartenente alla cultura dell'Alto Adige, il cui Uomo Selvaggio pare viva nei boschi di Monticolo e sia particolarmente crudele.
Secondo la leggenda, in una casetta isolata viveva un eremita molto alto e molto feroce.
Tutti evitavano di avvicinarsi alla sua dimora, tuttavia di tanto in tanto arrivava in paese la notizia di qualche disperso o addirittura di qualche vittima.
Un giorno una signora anziana si recò nel bosco a raccogliere dei rami, e la preoccupazione dei paesani si fece terrore quando non tornò nemmeno a notte fonda.
All'alba partirono le ricerche e tutto ciò che venne ritrovato furono resti umani proprio in prossimità della casa dell'eremita.
Altro aneddoto vuole che qualche tempo dopo l'Uomo affittò dei buoi per trasportare delle pietre sulla collina, e il contadino che gliele prestò decise di seguirlo.
Seguendolo vide che gli animali venivano trattati senza alcuna pietà, ma per paura si guardò bene dall'intervenire o rimproverare l'eremita.
Quando il giorno dopo tornò a riprendersi i buoi, trovò con gran sorpresa che questi erano diventati più grassi e più forti di prima.
Infine, alcune persone si recarono nel bosco per raccogliere fogliame, e arrivati alla casa dell'eremita notarono che la porta era spalancata.
Presi dalla curiosità entrarono, e all'interno scoprirono una caverna all'apparenza lunghissima.
Iniziarono a scendere e a un certo punto le pareti iniziarono a girare vorticosamente tramutandosi in oro, e tutto ciò su cui gli intrusi posavano gli occhi si mutava in oro o prendeva le sembianze di tesori eccezionali.
Spaventati, scapparono tutti fuori dalla casa, e voltandosi di nuovo verso questa non videro altro che una fossa vuota.
La leggenda della Val dei Mocheni è invece in netta contrapposizione con quella di Monticolo.
Qui l'Uomo Selvatico è un personaggio positivo, che pare abbia insegnato a fare il burro e a preparare formaggio e ricotta ai paesani, commosso dalla loro povertà.
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