Jesse James
- Alla scoperta del mito
- 15 mag
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Siamo in Missouri nel 1863, in piena guerra civile americana.
In questo contesto Jesse James si unì alla milizia irregolare capitanata da William Quantrill, composta da guerriglieri che combattevano contro l'occupazione federale.
Tale gruppo era solito compiere imboscate contro gli occupanti del nord e, nonostante la spietatezza e la crudeltà delle azioni, aveva il pieno sostegno della popolazione locale.
Dopo l'uccisione di Quantrill, però, il gruppo si sfaldò e i membri, tra cui Jesse, vennero costretti a giurare fedeltà all'Unione nordista.
Dopo la guerra, nel Missouri tornò una sorta di normalità, ma i risentimenti causati dal conflitto riuscivano ancora a dividere la popolazione. I seguaci confederati erano soggiogati e sottomessi dai sostenitori dell'Unione, e questo clima portò Jesse, con suo fratello Frank, alla decisione di diventare fuorilegge.
Iniziarono col rapinare saloon e piccole banche, ma vista la piccola entità dei colpi, i loro nomi non vennero mai collegati ai misfatti.
Fu nel 1869 che la leggenda di Jesse James ebbe inizio. In quell'anno infatti i fratelli James rapinarono il luogo dove sapevano lavorasse l'assassino di Quantrill, loro vecchio capobanda, ed erano intenzionati a ucciderlo.
Dopo la rapina, e l'omicidio, Jesse fuggì urlando a gran voce che Jesse James aveva finalmente compiuto la sua vendetta.
I fratelli diventarono ben presto degli eroi per tutti i confederati e, presi dall'esaltazione, iniziarono a spostare i loro bersagli verso aziende e banche guidate da uomini del nord.
Jesse però non era affatto un eroe, era motivato solo da risentimento e vendetta. Si trattava di un assassino a sangue freddo che uccideva uomini disarmati e civili innocenti, al solo scopo di accrescere la sua fama.
Le azioni della banda di James costrinsero il governatore del Missouri a mettere una taglia di 2000 dollari sulla testa di Jesse, ma sia la popolazione che le forze dell'ordine locali proteggevano e nascondevano i banditi.
A quel punto, gli imprenditori del nord si riunirono e si affidarono all'agenzia investigativa Pinkerton, allo scopo di stanare Jesse e risolvere la questione. I primi agenti inviati vennero però depistati e addirittura uccisi non appena iniziarono a fare domande scomode, allora Alan Pinkerton per onorare il nome della sua agenzia, scese in campo in prima persona. Accerchiò la casa della mamma di Jesse, ma nel conflitto a fuoco che ne seguì, uccise un bambino e ferì gravemente la stessa signora.
L'azione mise ancor più in cattiva luce la compagnia investigativa, che decise di abbandonare il caso.
Gli ultimi avvenimenti resero Jesse ancora più famoso, era ormai un eroe perseguitato dalle forze del nord.
Unì un gruppo di banditi confederati, deciso a effettuare un grande colpo: la First National Bank di Northfield, Minnesota.
Il colpo fu però un fallimento, i membri della banda si ubriacarono prima della rapina e i cittadini si insospettirono a causa del caos e dello strano movimento attorno alla banca. La banda venne allontanata, e molti banditi vennero uccisi. I fratelli James fuggirono e si nascosero in un campo nei pressi di Nashville.
Qui, Frank decise di abbandonare la vita da fuorilegge, mentre Jesse era ancora deciso a voler effettuare almeno un ultimo grande colpo.
Elaborò allora insieme a due nuovi membri della banda, Robert e Charlie Ford, un piano per l'assalto a un treno.
Jesse non sapeva però che Robert Ford era in combutta col nuovo governatore, pronto a tradirlo per intascare la taglia.
Il 3 aprile 1882, i tre erano in camera da letto. Era una mattina molto afosa e Jesse si tolse il cinturone con i due revolver, gettandoli sul letto e coprendoli con il cappotto; lo fece perché le finestre e le porte erano aperte per il caldo e non voleva che la gente che passava per strada si insospettisse troppo vedendolo armato anche in casa. Jesse, dopo essersi accorto che un quadro appeso al muro di casa sua era storto, salì su una sedia per raddrizzarlo. Robert Ford colse l'occasione al volo e colpì Jesse sparandogli alle spalle. Il bandito morì così all'età di 35 anni.
La morte di Jesse James fece scalpore e nel giro di qualche ora centinaia di persone si ammassarono all'esterno della casa per dare un'occhiata al cadavere.
Ford venne condannato a morte per l'omicidio, ma ricevette la piena grazia da parte del governatore, salvo poi essere ucciso dieci anni dopo da un altro bandito nostalgico delle gesta di James.
La cospirazione contro Jesse accrebbe la fama e il mito di Jesse James, che è tuttora ricordato sia come eroe contro il sistema sia come fuorilegge e assassino.
Jesse James oggi riposa nel cimitero Mount Olivet di Kearney, Missouri.
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