Itzamna
- Alla scoperta del mito

- 22 apr
- Tempo di lettura: 2 min

Appartenente alla mitologia Maya, Itzamna è un dio superiore e una divinità creatrice che si pensa risieda nel cielo. Si tratta di una delle divinità più importanti nel pantheon Maya del periodo classico e postclassico, e sebbene si sappia poco su di lui, esistono riferimenti sparsi in molti rapporti spagnoli (relaciones) e dizionari dell'epoca coloniale.
L'archeologo mesoamericano Eric Thompson interpretò originariamente il suo nome come "casa della lucertola", unendo i significati delle parole yucateche "itzam", lucertola, e "na", casa. Tuttavia questa traduzione è stata gradualmente abbandonata, e ancora oggi non si è riuscito a decifrare con precisione l'origine di tale nome.
Molto spesso ci si riferisce a lui come "dio D", nome col quale veniva chiamato prima che si riuscissero a decifrare i nomi delle divinità Maya.
Le prime fonti coloniali lo collegano, e a volte identificano, con Hunab Ku (l'Unico Dio), con Kinich Ahau (Dio del sole) e con Yaxcocahmut (divinità uccello).
La fonte più attendibile su Itzamna è Diego de Landa, vescovo francescano spagnolo del 1500, che lo menziona più volte nella sua descrizione dell'anno rituale.
De Landa racconta come nel mese di Uo si svolgesse un'invocazione rituale usando libri al nome di Kinich Ahau Itzamna. Nel mese di Zip, Itzamna era invece invocato come divinità della medicina, mentre nel mese di Mac era venerato insieme ai Chaac, divinità della pioggia.
Inoltre Itzamna patrocinava uno dei quattro anni di cui era composto il ciclo rituale.
Dio creatore attivo, Itzamna ha inventato l'arte sacerdotale della scrittura, e secondo Diego López de Cogolludo, storico francescano del 1600, divise le terre dello Yucatán e assegnò nomi a tutte le cose. Generò l'umanità, ed era padre di Bacab, quadruplice divinità della terra.
In una tradizione alternativa Itzamna generò tredici figli con Ix'chel, due dei quali diedero poi vita all'umanità.



Commenti