Axomama
- Alla scoperta del mito
- 1 lug
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Axomama era una delle numerose divinità venerate dagli Inca, un popolo che vedeva il mondo naturale come sacro e profondamente interconnesso. Rappresentava una forza potente nei cicli vitali della crescita e del rinnovamento, incarnando l’armonia tra umanità e natura.
Axomama era conosciuta come la Madre delle Patate, un alimento fondamentale per i popoli andini. La patata non era solo una risorsa alimentare essenziale, ma anche un elemento culturale ed economico centrale nella civiltà incaica. Per questo, la dea occupava un ruolo di rilievo spirituale e simbolico.
Nelle rappresentazioni tradizionali, appare con un cesto di patate e una serie di strumenti agricoli come bastoni da semina e utensili per lavorare la terra. Ogni elemento simboleggiava la sua funzione di nutrice della terra e protettrice del raccolto.
Per gli Inca, coltivare le patate era un atto sacro, intimamente legato alla devozione verso Axomama e ad altre divinità agricole. Le patate venivano usate in riti religiosi, offerte nei templi e impiegate in cerimonie per assicurare la fertilità dei campi.
Sebbene fosse particolarmente legata alla patata, Axomama era anche associata ad altre colture vitali come il mais, la quinoa e i fagioli. Era ritenuta la guardiana del raccolto e la protettrice delle comunità agricole che dipendevano da questi prodotti per la propria sopravvivenza.
La venerazione di Axomama rifletteva il profondo rispetto degli Inca per la natura e la loro straordinaria capacità di adattamento agli ambienti ostili delle Ande. La religione e la vita quotidiana erano intrinsecamente legate alla terra, e ogni pianta, ogni campo, ogni raccolto era parte di un equilibrio sacro.
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