Ilmatar
- Alla scoperta del mito
- 26 giu
- Tempo di lettura: 1 min

Nella mitologia finlandese, narrata nell'epopea del Kalevala, Ilmatar è la fanciulla primordiale che fluttuava sull’oceano primigenio. La sua origine è avvolta nel mistero.
Un giorno, Ilmatar invocò il Vento dell’Est, che la ingravidò. Tuttavia, ella scelse di non dare subito alla luce il bambino, lasciandolo crescere dentro di sé fino a quando divenne il potente mago Väinämöinen.
Nel frattempo, un uccello in volo, disperato nella ricerca di un luogo dove deporre le sue uova, trovò solo l’immensità dell’acqua. Ilmatar, impietosita, piegò il ginocchio per offrirgli un appoggio. L’uccello, grato, si posò e depose sette uova: sei normali e una di ferro. Poi si accovacciò su di esse e si addormentò.
Col passare del tempo, il calore dell’incubazione divenne insopportabile per Ilmatar, che, incapace di sopportare il bruciore, mosse la gamba. Le uova caddero in mare e si ruppero.
Dai frammenti delle uova nacquero il cielo e la Terra. Il tuorlo dorato divenne il Sole, l’albume si trasformò nella Luna, mentre i gusci spezzati formarono le stelle. Dal tuorlo nero dell’uovo di ferro nacque la prima nube di tempesta.
Fu allora che Ilmatar iniziò a modellare il mondo e tutte le sue creature. Quando Väinämöinen, ormai adulto e dotato di grandi poteri magici, giunse nel mondo, Ilmatar scomparve dalla storia, lasciando il creato nelle mani del destino.
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