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Il sultanato delle donne


Sultanato delle donne

Con "Sultanato delle donne" si descrive un periodo della storia dell'Impero Ottomano durato all'incirca centrotrenta anni a cavallo tra la fine del XVI e l'inizio del XVIII secolo, durante il quale le donne dell'harem imperiale, e in particolare mogli e madri dei sultani, esercitarono una notevole influenza sugli affari dell'Impero.

Le ragioni che spinsero queste donne a prendere il potere furono molteplici.

Alcune erano spinte dal desiderio di proteggere gli interessi dei propri figli, mentre altre cercavano solo di accrescere il proprio potere e il proprio status.

Durante il Sultanato delle donne emersero parecchie figure degne di nota, ma tre donne si elevarono su tutte:


Hürrem Sultan

Nota anche come Roxelana, fu una delle figure femminili più intriganti e influenti dell'intera storia ottomana.

Originaria dell'attuale Ucraina e catturata dagli schiavisti agli inizi del 1500, fu venduta all'Impero Ottomano, ed entrò a far parte dell'harem di Solimano il Magnifico.

Divenne ben presto la favorita del sultano, di cui diede alla luce numerosi figli, tra cui il futuro sultano Selim II.

Ebbe un'importante influenza a corte sia come madre di un futuro erede, sia come fidata consigliera di Solimano, e fu coinvolta in tantissime decisioni importanti sia questioni interne sia su affari di stato.

Fu inoltre un'importante mecenate delle arti e dell'architettura e fece costruire tantissime scuole e moschee, e fu responsabile di molti progetti di beneficenza.

Hürrem morì nel 1558, ma la sua eredità durò a lungo, dal momento che aveva stabilito un precedente sul fatto che le donne potessero avere un ruolo molto importante nell'Impero Ottomano, sfidando molte delle norme consolidate in quell'epoca.


Kösem Sultan

Proveniente dalla Grecia e portata nell'harem ottomano in gioventù, Kösem attirò l'attenzione del giovane sultano Ahmed I e scalò rapidamente la gerarchia dell'harem, dando alla luce diversi figli tra cui i futuri sultani Murad IV e Ibrahim I.

Kösem fu una delle pochissime donne della storia ottomana a ricoprire il ruolo di reggente ben due volte, la prima per suo figlio Murad IV e la seconda per suo nipote Mehmed IV.

In qualità di reggente prese decisioni molto importanti per conto dei giovani sultani, ed ebbe un ruolo decisivo negli affari di stato, e fu una figura chiave durante un periodo pieno di disordini e sconvolgimenti politici, fino alla sua morte nel 1651, quando fu probabilmente assassinata per ordine di Turhan Sultan.


Turhan Sultan

Nata nell'Impero Russo, fu venduta come schiava e divenne una delle concubine di Ibrahim I, con cui diede alla luce il futuro sultano Mehmed IV.

Alla morte di Ibrahim I, e con la conseguente salita al trono di suo figlio, il potere venne esercitato inizialmente da Kösem Sultan, nonna del ragazzo, che dopo una lotta di potere venne però presumibilmente assassinata, lasciando campo libero a Turhan.

Contribuì alla difesa dell'Impero, spendendo ingenti somme di denaro per la ricostruzione e la fortificazione delle principali roccaforti militari, e fu responsabile della costruzione di diverse moschee, come ad esempio la Pertevniyal Valide Sultan Mosque, a Istanbul.

Inoltre quando suo figlio Mehmed IV tornò da una campagna militare di successo, Turhan organizzò una processione reale per ripercorrere il suo cammino di guerra e condividere la gloria della sua vittoria.

Morì nel 1683, ed è tutt'ora ricordata come una delle donne più potenti, influenti e ambiziose dell'intera storia dell'Impero Ottomano.

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