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Il Mito della Creazione - Giappone


Creazione Giappone

"All'inizio del tempo, nell'era degli dèi, le Divinità si riunirono nella Pianura dell'Alto Cielo, guardarono sotto le nuvole e videro soltanto un caos informe..." (Kojiki)


Così inizia il "Kojiki", il più antico libro giapponese.


Le Divinità di cui ci parla sono i primi cinque Kami giapponesi: Amanominakanushi (il Signore del Paradiso), Takamimusubi e Kamimusubi, Umashiashikabihikoji ('na cosa facile. ndr) e Amanotokotachi. Da loro ebbero origine numerosi Kami, e tra questi ne vennero scelti due per creare la futura Terra: Inazagi, di sesso maschile, e Inazami, di sesso femminile.


Ai due venne donata la sacra alabarda Amanonuhoko ("Alabarda Celeste della Palude"), e venne assegnato il compito di mescolare le acque sottostanti. I due obbedirono, e dopo aver estratto l'alabarda dall'oceano, da questa caddero due gocce, che andarono a formare l'isola di Onogoro, dove i due giovani Kami andarono a vivere.


Scesi sulla Terra, i fratelli decisero che dovevano quindi popolare le nuove terre emerse, ma non sapevano come.


Inazagi si accorse allora di una certa particolarità, e chiese alla sorella (cito a grandi linee dal Kojiki):


- Sorella, come è fatto il tuo corpo?


- Ben fatto e compatto, fratello. Ha però una strana rientranza. Il tuo?


- Ben fatto e compatto anche il mio, sorella. E il mio ha una strana sporgenza. Credi forse che dovremmo unirle e completarci?


- Proviamo.


Inazami quindi si alzò e andò di corsa verso il fratello.


Da questa loro unione nacquero due figli: Hiruko e Awashima, letteralmente "bambino debole" e "isola pallida".


Come intuibile, qualcosa andò storto.


I due chiesero numi ai Kami superiori, che spiegarono che il concepimento non era riuscito bene perché doveva essere Izanagi (letteralmente "colui che invita"), l'uomo, a prendere l'iniziativa, e non la donna.


I ragazzi ripeterono l'operazione, stavolta secondo il volere degli dèi, e diedero luce a numerosi Kami, che a loro volta generarono le Ōyashima, le otto grandi isole giapponesi, e altre sei isole minori, fino a formare la terra di Yamato, il Giappone.


Izanami e Izanagi continuarono a dare alla luce divinità di ogni tipo, fin quando Izanami morì di parto mentre dava alla luce Kagutsuchi, il Kami del fuoco, che le bruciò mortalmente il ventre.


Izanagi, folle di rabbia, uccise il figlio (da questo evento e dalle lacrime di Izanagi nacquero ancora dozzine e dozzine di divinità) e poi decise di scendere nell'oltretomba, lo Yomitsukuni, per andare a riprendere la sorella.


Entrò in una caverna, e dopo aver percorso un lungo cunicolo, giunse a una strana costruzione che sprofondava ancor più nelle viscere della terra. Izanagi si sporse in giù da una botola e gridò il nome della sorella. Quest'ultima gli rispose dicendo che purtroppo aveva già mangiato il cibo dei morti ed era costretta a restare lì per l'eternità, ma che avrebbe provato a convincere i Signori del sottosuolo. Disse al fratello di restare lì, e di non guardare per nessuna ragione oltre la botola.


Il tempo passava e dalla botola non venivano voci, Izanagi quindi accese un piccolo fuoco e illuminò l'interno della botola.


Vide così Izanami, o meglio, vide il corpo di Izanami brulicante di vermi, una massa di carni putrefatte sulle quali si ammassavano gli spiriti degli inferi.


Izanagi, in preda al terrore, fuggì e lasciò lì la sorella, bloccando per sempre con una roccia l'ingresso al mondo dei morti.


Izanami, tradita e umiliata dall'abbandono, maledisse il fratello e giurò che ogni giorno i suoi spiriti avrebbero ucciso 1000 uomini sulla Terra.


Izanagi, di tutta risposta, le disse che allora lui ne avrebbe fatti nascere 1500 al giorno.


E fu così che nacquero la Vita e la Morte tra gli uomini.

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