Il Mito della Creazione - Aborigeni

All'inizio dei tempi il mondo giaceva nel buio più totale.

Non c'erano alberi o erba. Il mondo era vuoto.

Ma non era morto, solo addormentato.

Poi, il grande spirito chiamato Baiame si manifestò e sussurrò alla dea del sole, Yhi.

Come il resto dell'universo, Yhi era addormentata, ma quando udì la voce del grande spirito si svegliò subito.

Yhi aprì gli occhi, e l'oscurità venne spazzata via.

Fluttuò in basso, verso la Terra, con grande eccitazione. Ovunque posasse i piedi crescevano alberi, cespugli, piante ed erba.

Vedendo questo, Baiame consigliò alla dea di avventurarsi verso fredde, scure e insidiose caverne.

Il calore di Yhi trasformò le strane forme che si trovavano all'interno in animali, uccelli e insetti, che subito la seguirono verso la luce e gli alberi.

Baiame le disse allora di andare alle colline e alle valli, e sulle montagne ricoperte di ghiaccio.

Quando la dea lo fece, il ghiaccio si sciolse formando mari, fiumi e laghi, mentre nell'acqua prendevano forma pesci e rettili.

Vedendo il mondo prendere forma, Baiame sorrise, compiacendosi per il fatto che finalmente ci fosse vita nell'universo.

Yhi si rivolse allora a tutte le creature cui aveva dato vita, e disse loro che ora si trovavano nel mondo del grande spirito, e che sarebbe stato per sempre la loro casa.

Promise loro che li avrebbe sempre osservati dall'alto, e che quando un giorno sarebbero morti, avrebbe accolto il loro spirito in cielo, al suo fianco.

La dea smise di parlare e tornò in cielo, diventando una enorme sfera luminosa e calda, che poco dopo sparì all'orizzonte.

Il mondo tornò di nuovo buio, e tutte le creature diventarono tristi e preoccupate, e non trovarono altro da fare che addormentarsi.

Passarono molte ore, ma tutto d'un tratto gli uccelli iniziarono a cantare.

Il sole era sorto di nuovo, irrorando la terra con la sua luce.

La dea però avvertì la preoccupazione delle creature, e per proteggerli dal buio più assoluto mise in cielo la Stella del Mattino per illuminare le loro notti.

Ad affiancare la Stella del Mattino mise anche la Luna, chiamata Bahloo, che prese come suo sposo.

Tutti gli esseri viventi capirono quindi che al buio sarebbe sempre seguita la luce.