Tiddalik

Appartenente alla storia della Creazione degli Aborigeni, Tiddalik è una rana gigantesca che abitava la Terra prima ancora che gli uomini facessero la loro comparsa.

La leggenda vuole che Tiddalik un giorno si svegliò in preda a una sete insaziabile, e si portò quindi nelle vicinanze di uno stagno e iniziò a bere.

Bevve per ore, ma la sua sete non si placò.

Bevve fino a prosciugare quello stagno, le paludi limitrofe, i fiumi, i laghi, e così via finché non bevve tutta l'acqua presente sulla Terra.

Gli altri animali si accorsero che ormai non era rimasta più nemmeno una goccia d'acqua e insieme si recarono da Tiddalik per implorarlo di aprire almeno un po' la sua grossa bocca per far uscire un minimo d'acqua e dissetarsi loro stessi.

L'enorme rana però non ne volle sapere e restò tranquillamente seduta a godersi la sua acqua.

Gli animali decisero allora di indire un consiglio per trovare un modo per far aprire la bocca alla rana.

Dopo mille proposte bocciate, emerse la voce di un wombato che disse che un modo sicuro per aprire la bocca di Tiddalik era quello di farlo ridere.

L'idea piacque agli altri animali, che subito cominciarono a mettere in atto il piano.

L'emù e il canguro iniziarono a saltare insieme, la lucertola si mise in piedi a camminare su due zampe, il kokaburra cominciò a raccontare barzellette agli altri animali che scoppiavano in rasate fragorose.

Tiddalik però non si smuoveva di un centimetro, e la sua bocca restava ben chiusa.

A un certo punto però l'anguilla iniziò una strana danza.

Prima con movimenti lenti e poi con velocità sempre maggiore cominciò ad avvilupparsi su se stessa in nodi stravaganti e forme ed evoluzioni divertenti.

Fu in quel momento che Tiddalik iniziò pian piano a tremare, e di lì a poco non riuscì più a trattenere una sonora risata che gli fece spalancare la bocca, e di conseguenza fece scaturire un irrefrenabile cascata d'acqua.

E fu così, che grazie alla danza di un'anguilla, i laghi si riempirono di nuovo e i fiumi ripresero il loro corso