I Megaliti della valle di Bada
- Alla scoperta del mito
- 22 apr
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Scoperti nel 1908 nella Valle di Bada (nota anche come Bada Valley) in Indonesia, questi megaliti sono stati praticamente dimenticati per quasi cento anni, fin quando a partire dal 2001 sono stati studiati e catalogati.
I megaliti individuati sono stati in tutto diverse centinaia, trenta dei quali rappresentano figure antropomorfe.
Ancora adesso è difficile stabilire con certezza l'epoca in cui vennero realizzate; le stime infatti variano da periodi che vanno da cinquemila a circa mille anni fa.
In quanto esemplari unici in tutta l'Indonesia, non è possibile attribuire i megaliti a nessuna cultura del luogo, ed è quindi impossibile stabili chi li abbia realizzati, né per quale motivo.
Le ipotesi formulate sulla loro utilità portano verso il culto degli antenati o monumenti eretti come protezione per spiriti maligni, ma sono tutte supposizioni senza prove, e visto che le statue presentano genitali maschili in evidenza non è da escludere nemmeno che fossero legate a riti di fertilità.
Ovviamente dopo tale scoperta in tutta la Valle sono iniziate a circolare tante storie e leggende sui vari megaliti, come ad esempio quello chiamato "Tokala'ea", che si dice sia stato uno stupratore trasformato in pietra per punizione, oppure "Tadulako", un tempo protettore del villaggio e poi pietrificato per aver rubato del riso.
In ogni caso, a prescindere dalla loro funzione, i megaliti presentano caratteristiche uniche: alcuni infatti sono completamente sepolti, altri sono ricoperti d'erba, altri sono invece ben eretti e visibili, ma la cosa più degna di nota riguarda la pietra con cui sono state realizzate le statue.
Tale pietra infatti non si trova in nessuna parte dell'isola, e di conseguenza è altissima la possibilità che sia stata importata da un altro luogo, attestando di fatto che la cultura che le ha realizzate aveva una struttura sociale complessa e funzionale.
Oltre alle state, nella Valle di Bada è possibile trovare anche delle vasche circolare scolpite in singoli blocchi di pietra, chiamate "kalambas", presenti in varie misure.
Anche per queste lo scopo è attualmente del tutto ignoto, e secondo le credenze locali servivano come vasche da bagno per sovrani e nobili, mentre altre versioni danno loro la funzione di cisterne o di sepolcri.
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